La scrittrice cosentina Mirabelli torna in libreria con “Maizo”: una storia di violenza e liberazione
Elena Giorgiana Mirabelli si muove con lucidità e passione tra le pieghe del nostro presente per raccontare una storia di inquietudini e sofferenza, che brilla per qualità di scrittura
COSENZA - Dopo Configurazione Tundra, esplosivo esordio uscito nel 2020 per Tunué Elena Giorgiana Mirabelli torna in libreria con Maizo, una storia di violenza e liberazione, con i tre giovani protagonisti che urlano con una sola voce una vita non prevista dal sistema.
Elena Giorgiana Mirabelli è nata a Cosenza nel 1979, ed è laureata in Filosofia. È redattrice della rivista Narrandom e dell’agenzia Arcadia b&s di Cosenza. Ha esordito a febbraio 2020 con il romanzo Configurazione Tundra (Tunué). Maizo è il suo primo libro con Zona 42.
Elena Giorgiana Mirabelli si muove con lucidità e passione tra le pieghe del nostro presente per raccontare con Maizo una storia di inquietudini e sofferenza, che brilla per la qualità della scrittura e la profondità di lettura del nostro tempo ingiusto. Una scrittura in cui emergono potenti connessioni con le opere di autori come Atwood e Ballard.
Mitja, Eco e Clio, in fuga dalla casa di correzione morale che li ospita, sono in viaggio per raggiungere la collina dove si terrà una grande Cerimonia. Una leggenda dice che durante il rituale potranno realizzare ciò che vogliono.
Mitja è convinto che il suo cervello si stia espandendo, vuole trasformarsi e non sentire più la costrizione; Eco desidera riavere indietro il suo corpo; Clio, bambina che ha deciso di non parlare, ha con sé Maizo, una tartaruga che usa per comunicare. Nessuno sa quale sia il suo desiderio.