Inaugurata a Co-ro la mostra “Invisibili” di Umberto Romano
La mostra sarà visibile fino al 27 novembre nella sede di Terra e Popolo. «Le opere restituiscono visibilità e dignità agli ultimi, ai dimenticati, a chi, per salvare se stesso ed i propri cari, rischia la vita»
CORIGLIANO-ROSSANO - Si è aperta venerdì 29 ottobre presso la sede dell’associazione Terra e Popolo, nel centro storico di Rossano, la mostra di pittura “Invisibili”, con opere di Umberto Romano.
«Le opere – spiega Donatella Novellis, ex assessore alla cultura di Corigliano-Rossano - raccontano immagini di memoria, di vita vissuta. Sono frutto di esperienze che l’autore ha realizzato in prima persona in luoghi che hanno segnato la sua vita attraverso le esperienze, le emozioni che lo hanno così segnato, da portarlo a esprimerle su tele, quelle tele che lui ama “imbrattare”, con colori vivaci, pennellate intense, decise, che spesso conferiscono alle immagini una tridimensionalità che porta l’opera fuori dai limiti fisici della cornice, fino all’animo dell’osservatore attento, come ben espresso da Tina Achiropita Morello, nella bella presentazione dell’artista e della mostra».
«Le opere – continua - ci portano dalle dune sabbiose sahariane, alle città metropolitane americane, alle traversate cariche di speranza su acque spesso insidiose. Le opere restituiscono visibilità e dignità agli ultimi, ai dimenticati, a chi, per salvare se stesso ed i propri cari, rischia la vita. Le opere narrano di migrazioni obbligate, dettate da contesti storico-politici in cui prevalgono dinamiche conflittuali».
«Nell’anno in cui si celebra il settecentenario dalla morte di Dante Alighieri, - aggiunge - l’analogia non poteva essere più pregnante ed immediata: perciò l’evento inaugurale ha avuto come tema di riflessione “Dante il migrante”».
Dopo la lettura introduttiva di poesie di Umberto Romano, attraverso la guida magistrale e gli approfondimenti del Professor Giuseppe De Rosis, Gli Amici dell’Arte hanno interpretato brani tratti - fra gli altri - dalle opere di Dante Alighieri, di Giuseppe Ungaretti, di Ovidio e di autori locali quali Salvatore Martino ed Ermanno Marino, che hanno condotto il pubblico numeroso attraverso un viaggio letterario metaforico tra migrazioni, partenze, fughe, ospitalità, luoghi del mondo, con un focus sui migranti di ieri e di oggi e sul valore ed il significato della spartenze, ma altresì sulle opportunità che aprono, nella consapevolezza del valore imprescindibile che riveste la cultura, nell’intervento di Donatella Novellis.
La mostra sarà visitabile fino al 27 novembre nella sede dell’Associazione Terra e Popolo, «alla quale va un ringraziamento autentico per l’ospitalità e l’attenzione a tematiche sociali, politiche e culturali di drammatica attualità» conclude.
(foto di Mena Romio)