Ricordi ed emozioni, tra musica e parole: la presentazione della raccolta di poesie in dialetto rossanese scritte di Ermanno Marino, “È tutto un andazzo”, ospitata nel Circolo Culturale Rossanese, ha scritto una pagina importante della cultura locale. Il dialetto in versi trova posto in questa piccola e graziosa silloge regalataci dal dottore Marino, apprezzato e noto medico di Rossano. Coordinati dal regista e autore teatrale Gianpiero Garofalo, gli ospiti e i relatori hanno apprezzato, insieme al folto pubblico accorso per l’occasione, una ad una le quattordici poesie scritte con amore e passione. Franco Filareto, che volle l’autore come assessore all’ambiente e alla salute nel quinquennio da Sindaco tra il 2006 e il 2011, ha tracciato una spiegazione sostanziale ed emozionale dei versi, prima delle interpretazioni offerte dagli attori della compagnia teatrale “Codex 8 e 9”, accompagnate, a loro volta, dalle intense e calde musiche del maestro Cataldo Perri. Alla presenza del Presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza, Eugenio Corcioni, e del Questore dell’Ispettorato generale del Senato della Repubblica, il rossanese Carmine Belfiore, i versi in dialetto rossanese di Ermanno Marino hanno incantato ed emozionato i tanti presenti. “Attraverso la sua poesia immediata, musicale, armonica e didascalica – ha detto Filareto – Ermanno dà dignità al dialetto, alla lingua del popolo, che dobbiamo continuare a parlare e tutelare”. Per Mario Massoni le poesie di Ermanno Marino “sono vere e proprie lezioni di storia e di amore sul dialetto, che se tradotte perdono molto del proprio fascino”. Da qui, pertanto, l’importanza della lingua dialettale, così come sostenuto anche dal presidente del Circolo Culturale Rossanese Tonino Guarasci. Così, tra un verso e l’altro, abbiamo potuto ascoltare tutte le quattordici poesie, da “È tutto un andazzo” a “U ciucc”, da “U passer” a “Girolam e Bomminedda”, da “U professor” a “U scarpar” e così via ascoltando tutte le altre fino a “Mamma”, poesia di poche righe, ma intensa e sublime, dedicata alla donna più importante di ogni uomo, recitata da un emozionato e soddisfatto Ermanno Marino in prima persona, che ha ringraziato tutti i presenti per la grande stima dimostrata. La raccolta di poesie scritte di Ermanno Marino, dedicate ai suoi genitori, sono un inno alla vita, alla capacità di saper ironizzare sui sentimenti e sulle emozioni, sulle fatalità e sulle differenze. Versi in dialetto che commuovono e che ci fanno riflettere sulle tante vicende umane, perché attuali e rievocativi di tempi lontani. Un intreccio di sentimenti e atteggiamenti che, come ha rimarcato l’autore e come amava ripetere il suo caro papà, l’indimenticato Raffaele Marino, rendono la nostra vita “tutto un andazzo”.