Ancora intimidazioni a Corigliano-Rossano: ritrovate due bottiglie incendiarie
Una su un cantiere edile, l’altra davanti ad un negozio cinese. Su entrambe i casi indagano gli agenti del locale Commissariato di Polizia diretto dal vicequestore Zanfini
CORIGLIANO-ROSSANO – Ancora atti intimidatori a Corigliano-Rossano, dopo i container di servizio andati a fuoco sui cantieri per la nuova rotatoria di Santa Lucia, lungo la Statale 106, appena 4 giorni fa, e le numerose azioni a carattere minatorio – più o meno note, più o meno clamorose – che continuano a perpetrarsi nel tempo su tutto il territorio jonico, ieri mattina sono giunte presso il locale commissariato di Polizia, diretto dal vicequestore Giuseppe Zanfini, altre due denunce per altrettante bottiglie incendiarie rinvenute l’una in un cantiere edile in località Donnanna, l’altra davanti all’ingresso di un negozio di cinesi in località Frasso. Sul caso stanno indaga le squadre di polizia giudiziaria per risalire agli autori del gesto e anche agli intenti di queste azioni di chiaro stampo minaccioso o anche estorsivo.
Tutto questo nel mentre il territorio continua a reclamare più presenza di forze dell’ordine, più vigilanza, e soprattutto più uomini da affidare ai nuclei di forze militari e di polizia operanti sul territorio.
Proprio ieri abbiamo rilanciato le parole del sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, che ha confermato tutte le buone intenzioni del Governo non solo di inviare più uomini sul territorio ma anche di procedere all’upgrade, in forza e competenze, di presidi come il Commissariato che oggi opera a servizio di un territorio complesso per il quale servirebbe un’azione investigativa molto più complessa.
Del resto, è lo stesso appello che qualche giorno fa, proprio dalla Sibaritide, da Crosia, ha lanciato il Procuratore Gratteri, sottolineando che quest’area avrebbe più bisogno di più uomini dello Stato dediti alle attività investigative.