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Questione sicurezza, il processo di elevazione del Commissariato a rango dirigenziale «ha i suoi tempi» - VIDEO

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CORIGLIANO-ROSSANO – «Nella Sibaritide c’è poca polizia giudiziaria rispetto ai bisogni». L’allarme lo ha lanciato appena qualche giorno fa il procuratore antimafia Nicola Gratteri intervenendo ad un incontro pubblico a Crosia Mirto. Con organici di polizia e forze dell’ordine insufficienti è impossibile poter creare quella necessaria cortina di contrasto all’avanzata della criminalità organizzata. «Sono anni che ripeto – aveva detto il Procuratore Gratteri – che l’Alto Jonio crotonese e la Sibaritide sono scoperti. Non è un territorio da sottovalutare – aveva sottolineato il capo della Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro – proprio per la tipologia di reati che si consumano. C’è bisogno di più polizia giudiziaria che presidi questo territorio».

Un appello alla politica e al Governo affinché assuma tutti i necessari provvedimenti affinché si colmi questo gap. Corigliano-Rossano, ad esempio, è da tempo ormai – dalla costituzione della nuova città fusa – che attende l’arrivo di un Primo dirigente alla guida del Commissariato jonico e con esso, ovviamente, un nuovo e più ampio organico di agenti che possano dar manforte alla fase investigativa e di presidio del territorio della Sibaritide. Sono trascorsi 5 anni ma rispetto agli annunci e alle promesse si è palesato poco o nulla. Questo nonostante proprio in questo territorio l’escalation criminale sembra non avere freni e gli atti di intimidazione sono, ormai, all’ordine del giorno.

Ieri pomeriggio, in occasione del tour nelle carceri in provincia di Cosenza, il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove, era accompagnato anche dal sottosegretario agli Interni, Wanda Ferro, che proprio sulla questione del Commissariato di Corigliano-Rossano nelle settimane scorse aveva annunciato l’elevazione a rango dirigenziale del presidio. Un impegno che non dovrebbe venir meno, stando alle conferme date dalla stessa deputata Ferro, proprio ieri ai margini della visita alla casa di reclusione di contrada Ciminata.

«È un processo che ha i suoi tempi – ha detto il sottosegretario all’Interno - necessari per un miglioramento del servizio. Io credo sia un importante traguardo che vedrà l’aggiunta di uomini su un territorio che necessita di tanta attenzione e che ovviamente ha la massima attenzione da parte del Viminale. Oggi siamo in giro per le carceri, presto faremo un giro per i tribunali, le questure e le sedi Dia».

Una “attenzione” che ovviamente mira a capire le esigenze e i problemi del territorio. E proprio a riguardo della “questione Sibaritide”, Wanda Ferro ha ricordato che nelle settimane scorse si è tenuto un Comitato per l’ordine e la sicurezza in prefettura a Cosenza, convocato dal Prefetto Ciaramella e al quale hanno preso parte tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine. «A loro abbiamo chiesto quali siano le esigenze di organigramma – ha ricordato il numero due del Viminale – che vadano incontro alle necessità dei territori. Spesso – ha poi precisato Ferro - alcune necessità sono importanti e reali. Altre necessità, invece, sono più scoop non legati alla criminalità ma a fatti personali». Ad ogni modo il potenziamento d’organico ci sarà. Anzi, è già in atto. «Al momento – ha annunciato il sottosegretario agli Interni - abbiamo già coperto il tournover di oltre 15mila persone, non soltanto nella Polizia di stato, ma anche nei Vigili del Fuoco e nella Guardia di Finanza. Tutto il personale che è andato in pensione è stato rimpiazzato da un piano di assunzione straordinario. Ci sarà anche un piano quinquennale con il quale vogliamo continuare ad investire in sicurezza. Riteniamo che lo Stato – ha concluso - debba essere presente sul territorio perché quello che ci chiedono i cittadini è certezza di sicurezza, a tutti i livelli».

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.