I Vigili del fuoco "chiudono" la loro ex caserma: edificio Sant'Antonio a un bivio
Dopo le denunce di Uva, stamani la constatazione dello stato dei luoghi che hanno portato alla inevitabile delimitazione dell'area per evitare problemi per l'incolumità pubblica. Stasi: «Imbarazzante immobilismo Provincia»
CORIGLIANO-ROSSANO - Non c'è pace per l’ex caserma dei Vigili del Fuoco di Sant'Antonio, nel centro storico di Rossano. La struttura, infatti, continua ad essere protagonista di una diatriba tra la Provincia di Cosenza (proprietaria dell'immobile, nonostante abbia cercato di venderlo) e il Comune di Corigliano-Rossano che, attraverso il Consigliere Antonio Uva, ne denuncia lo stato di degrado da diverso tempo.
Già lo scorso anno avevamo parlato di questa ferita aperta nel cuore del centro storico bizantino. Oggi, a seguito di numerose lettere dell'Amministrazione Comunale rispetto allo stato di degrado e pericolo prodotto dalla ex stazione di rifornimento della Caserma dei Pompieri di Sant'Antonio, questa mattina è stato constato lo stato dei luoghi da parte dei Vigili di Fuoco di Corigliano-Rossano che hanno ritenuto necessario delimitare immediatamente l'area per evitare problemi per l'incolumità pubblica.
Su quanto accaduto giunge il commento del sindaco Flavio Stasi, presente stamani durante le operazioni dei Vigili. «È abbastanza imbarazzante l'immobilismo dell'ente provinciale rispetto ad una situazione segnalata decine di volte dai cittadini e dalle istituzioni locali: si sarebbe potuto certamente evitare di scomodare altre istruzioni per acclarare una situazione evidente e che necessita interventi da anni. L'auspicio è che taluni settori della Provincia escano dal letargo selettivo e non ci costringano a sostituirci, come comunque siamo pronti a fare nelle prossime settimane, per la messa in sicurezza dell'area».
Specifichiamo, inoltre, che nell'aerea insistono due colonnine fatiscenti e pericolose, che nonostante le continue segnalazioni, sempre del consigliere comunale Antonio Uva, (da sempre in prima linea in questa battaglia) non sono ancora state rimosse né tantomeno è stato messo in sicurezza il palazzo. Ricordiamo che a tal proposito il sindaco, Flavio Stasi, ad agosto di quest'anno, aveva emanato un'ordinanza dando una scadenza che non è stata rispettata.
In seguito a quell'ordinanza il dirigente dell'ufficio urbanistica del Comune, l'architetto Gallo, aveva chiesto l'intervento dei vigili del fuoco di Cosenza per constatare sul sito la pericolosità degli impianti.
«Ringrazio i vigili del fuoco. Ringrazio tutti coloro che si stanno adoperando perché questo problema venga risolto nell'interesse del quartiere e della Città» conclude Uva. La speranza è che le colonnine vengano rimosse al più presto, e che l'intero edificio venga messo in sicurezza e, magari, torni anche ad essere utile tutta la comunità.