14 ore fa:Salta il trasferimento del punto nascita, 1 mln di euro buttato e lo spoke ostaggio del campanilismo
26 minuti fa:Sicurezza delle infrastrutture, l’AI premia Unical: ricercatore vince il Fondo Italiano per la Scienza
13 ore fa:In Calabria arrivano nuovi magistrati: 6 saranno destinati a Castrovillari
15 ore fa:Pallavolo Rossano ASD a Cutro: trasferta insidiosa per difendere la vetta della Serie C
13 ore fa:Natale al centro Co-Ro: evento riprogrammato per maltempo
12 ore fa:A Trebisacce torna “In un Mare di Cioccolato”: due giorni dedicati al gusto e alla magia del Natale
14 ore fa:Protezione civile, maxi esercitazione dei Vigili del Fuoco a Corigliano-Rossano
16 ore fa:Violenza giovanile, Renzo: «Senza sicurezza non esiste educazione»
17 ore fa:Centro Storico di Corigliano, Fratelli d’Italia rilancia la proposta di un parcheggio nell’area “Orto Tramonti”
16 ore fa:L’Accademia Euphonia chiude il 2025 tra musica e teatro: a Mirto Crosia arriva “Romeo + Giulietta”

Per scoprire occorre scavare: solo così si smentisce (o conferma) la teoria su Sybaris e Thuri

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Abbiamo indizi inequivocabili, ora serve la prova provata e per averla occorre iniziare a scoprire e a scavare in quelle aree in cui tutto - il cielo e la terra, gli angoli e gli sguardi, le proiezioni e le rilevazioni - parla di Sybaris e Thuri. E questo non lo dice solo l’animo curioso di chi da sempre è alla ricerca della nostra Atlantide e nemmeno chi nutre perennemente la suggestione di restituire alla Calabria del nord-est una narrazione diversa, agli antipodi del preconcetto. Oggi lo dicono, anzi lo chiedono quelle due persone che possono essere definite, per antonomasia, i due massimi esperti e studiosi della Magna Grecia, Emanuele Greco e Pier Giovanni Guzzo, presidente della scuola archeologica italiana di Atene l’uno e accademico e componente dell’Accademia dei Lincei l’altro.

Serve scavare, dare concretezza agli ultimi studi condotti da Nilo Domanico e definire sfumature, residuali dubbi e quesiti su quella che oggi resta una suggestione concreta ma pur sempre una suggestione. È questo il leit motiv emerso ieri nel simposio letterario tenutosi nella sala conferenze del Polo Universitario di Grottaferrata (RM) proprio attorno a Sybaris e Thuri. Ci sono stati un confronto e un dialogo serrato che ha portato a diverse interpretazioni, con sfumature a volte differenti, ma tutte finalizzate alla risoluzione di dubbi e quesiti ancora irrisolti.

«La suggestione che lo studio di Nilo Domanico esprime, e che non si può non accogliere e fare propria, è tale da giustificare e rivolgere un convinto, motivato e pressante appello alle autorità competenti affinché finanzino un’adeguata attività archeologica di indagini». A dirlo è stato proprio il prof Guzzo, intervenendo ieri sera nella cornice romana, tessendo trame e incrociando studi e conoscenze che non fanno altro che ampliare e dare ancora più fuoco a quella nuova consapevolezza che viene fuori dagli studi di Domanico.

Sybaris o Thuri possono trovarsi in un luogo che non è quello convenzionale individuato nel Parco del Cavallo; questo contravvenendo non solo alla narrazione ma anche alla letteratura storica contemporanea. Conoscere la verità è una sfida epocale, politica oltre che culturale; venire a conoscenza che c’è un’altra linea della storia che ha percorso altri orizzonti e linee d’acqua, invece, è una presa di coscienza pesante e rivoluzionaria. Corigliano-Rossano, che rappresenta oggi il fulcro di queste nuove scoperte, ha bisogno di andare alla ricerca di verità ma soprattutto di capire se questa verità è corretta. È una questione di nuova/antica identità!

«Siamo giunti al termine di un percorso – ha sottolineato proprio Guzzo - attraverso le colline e la piana della Sibaritide, guidati dalle osservazioni e dalle proposte avanzate da Nilo Domanico che hanno aperto nuove e talvolta inaspettate prospettive di ricerca, in specie, come afferma Emanuele Greco, grazie per averci messo a disposizione un’eccellente piattaforma nella quale calare l’evidenza archeologica».

Alla fine è probabile che tutto diventi una boutade. Non è da escludere. Ma, arrivati a questo punto della storia, è meglio aver contezza di una sciocchezza che non alimentare suggestioni e fantasie. Chi di competenza si rimbocchi le maniche e – con coraggio – dia concretezza ad una “operazione verità” per confutare o s-confutare questa ipotesi. Ormai non si può più girare la testa dall’altra parte.

 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.