Continuano i giorni della Memoria a Tarsia
Gli studenti del plesso di Tarsia hanno presenato un cortometraggio sulle condizioni di vita del campo di Ferramonti. Il lavoro di ricerca, analisi e confronto con i docenti condotto a scuola si è concentrato sulla prima parte storica sulle leggi razziali e sul primo periodo di internamento
TARSIA – Un mini-documentario sulle condizioni dei bambini internati a Ferramonti, il più grande campo di concentramento per Ebrei in Italia. Lo hanno realizzato, focalizzando l’attenzione sulle attività psicomotorie, tra le tante altre, ludiche, educative, formative e culturali che venivano garantite ai piccoli detenuti, i ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Terranova, plesso di Tarsia.
Il lavoro di ricerca, analisi e confronto con i docenti condotto a scuola, concentrato sulla prima parte storica sulle leggi razziali e sul primo periodo di Ferramonti e confezionato nel prodotto audiovisivo, è stato presentato ieri proprio al Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia, nell’ambito de I Giorni della Memoria – Internamento e R-Esistenza, la sei giorni di eventi promossi dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Roberto Ameruso. Coordinati da Roberto Cannizzaro, consigliere delegato alla cultura del Comune di Tarsia sono intervenuti, insieme al Primo Cittadino anche la Dirigente scolastica Maria Letizia Belmonte ed il Direttore del Museo Teresina Ciliberti che ha suggerito agli studenti di presentare l’anno prossimo un nuovo cortometraggio sul secondo periodo storico di Ferramonti.
«R-Esistenza umana – ha spiegato Ciliberti che in questi giorni ha posto l’accento sulle indagini condotte nell’ultimo quinquennio e sulla fase che vide Ferramonti diventare una sorta di campo di accoglienza per rifugiati - è il filo conduttore che lega tra loro i diversi momenti della sei giorni. Si parla di quella capacità degli internati di affrontare l’ingiustizia e le difficoltà della vita del campo senza perdere il senso della dignità umana. I prigionieri – ha aggiunto - in un momento di conflitto e marginalità, hanno saputo contrastare le avversità trasformandole in occasioni per affermare la propria identità di essere umani. Hanno dato prova di sapersi autodeterminare, rivendicare un futuro libero e organizzarsi in senso solidale e comunitario».
Dopo gli studenti del Lucrezia della Valle di Cosenza, domani, venerdì 31 gennaio l’Aula Magna del Liceo classico Garibaldi ospiterà l’incontro con gli studenti del Polo liceale di Castrovillari. Dopo gli indirizzi di saluto del Dirigente scolastico Elisabetta Cataldi, interverranno Teresina Ciliberti e Umberto Filici, rispettivamente Direttore del Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia e componente del Comitato Tecnico Scientifico (CTS).