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Si conclude con successo il progetto "Gocce nel Deserto Kids" in collaborazione con la Chiesa Valdese

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CORIGLIANO-ROSSANO - Il mese di settembre dello scorso anno ha segnato, per l’Associazione Gocce nel Deserto, l’inizio di un progetto straordinario parzialmente finanziato dalla Chiesa Valdese, una unione metodista che destina parte dei fondi dell’otto per mille a progetti di utilità sociale.

«Nel 2023, anche grazie al finanziamento ricevuto, - riporta la nota dell'Associazione - il progetto ha preso vita, consentendo di avviare un servizio altamente qualificato per il territorio. I fondi hanno permesso l’acquisto di strumenti essenziali e la formazione dei professionisti coinvolti, migliorando significativamente la qualità del supporto offerto. Tali investimenti sono stati fondamentali per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del progetto: supporto alle famiglie, creazione di spazi di socializzazione per i bambini, e miglioramento delle competenze educative e sociali dei partecipanti. Il progetto educativo mirato a migliorare il benessere e le capacità di apprendimento dei bambini attraverso strategie personalizzate. L'iniziativa si propone di ridurre significativamente l’incidenza di disturbi dell’apprendimento come DSA e BES, offrendo sostegno mirato ai bambini con specifiche fragilità e alle loro famiglie. Il programma include una valutazione iniziale completa per ogni bambino, con test neuropsicologici e motivazionali, seguiti da una valutazione di follow-up dopo sei mesi per monitorare l’efficacia dei trattamenti adottati. Questo approccio multidisciplinare non si limita alla gestione dei disturbi dell’apprendimento, ma si estende anche al supporto linguistico e al trattamento di ritardi psicologici ed emotivi»

Il convegno: una celebrazione di successo. «A giugno si è concluso il primo anno di finanziamento della Chiesa Valdese, e il progetto "Gocce nel Deserto Kids" ha celebrato il suo successo con un convegno al Lido Mood Sun & Sea in Contrada Momena, Corigliano Rossano. Alla manifestazione hanno partecipato Francesco Fusaro, Presidente dell'Associazione Gocce nel Deserto, Mario Smurra, Vice Presidente, Michela Scalzo, Progettista e Assistente Sociale, Monica Quaranta e Giusy Calarota, Psicologhe, Rosanna Magno, Educatrice, e Rosanna Ruscelli, Coordinatrice di Gocce del Deserto. Gina Gallo, Presidente dell'Associazione Alma, ha partecipato attivamente con laboratori ludici per i bambini e le loro famiglie. Il progetto, aperto a tutti i bambini, si è distinto per il suo obiettivo di creare un ambiente sicuro e accogliente per bambini e ragazzi. L'intento era quello di creare un luogo dove i bambini possano sentirsi pronti ad affrontare le loro sfide quotidiane. Ogni attività è stata pensata per rispondere alle esigenze specifiche di ogni bambino, enfatizzando le loro capacità, potenzialità e talenti piuttosto che concentrarsi sulle criticità».

Personalizzazione dell'apprendimento. «L’approccio - spiegano - si è basato sulla personalizzazione dell'apprendimento, individuando per ogni bambino metodi e tecnologie di studio adatti alle loro esigenze. Molti bambini, inizialmente provati emotivamente e spesso non sentendosi all'altezza delle sfide scolastiche, hanno mostrato notevoli miglioramenti grazie all'ascolto attento e ai consigli professionali. Questo approccio ha reso i bambini più sicuri e ha migliorato il loro apprendimento fin da subito. Sono state condivise con le famiglie l’importanza di considerare l’apprendimento non solo come successo scolastico, ma anche come sviluppo delle abilità sociali. I momenti di merenda, gioco e lavoro di gruppo hanno avuto un ruolo significativo, aiutando i bambini a stringere amicizie e a sviluppare un senso di appartenenza e sicurezza. È stato emozionante vedere amicizie nascere e crescere tra bambini che inizialmente non si conoscevano».

«Creare un ambiente sicuro dove i bambini possano esprimere se stessi - osservano ancora - è una priorità per i responsabili dell’associazione Gocce nel Deserto. L'ambiente creato è stato un luogo dove i bambini potessero studiare, condividere esperienze, imparare e ricordare attraverso l’interazione sociale. Un ulteriore elemento chiave del progetto è stata la collaborazione con gli insegnanti. Si è lavorato fianco a fianco per garantire una continuità educativa e un supporto completo ai bambini. Questo lavoro di squadra è stato fondamentale per il successo del progetto, creando una rete di supporto a beneficio dei bambini sia dentro che fuori dell'ambiente scolastico. Il lavoro svolto dal personale di Gocce nel Deserto ha dimostrato che un ambiente sicuro e accogliente, unito a un metodo di studio personalizzato e a un forte supporto sociale, può fare una grande differenza nella vita dei bambini. I risultati ottenuti sono il frutto di un lavoro collettivo e della dedizione di tutti i professionisti coinvolti. Guardando al futuro, l’associazione ha già preannunciato che ripresenterà il progetto, anche senza ulteriori finanziamenti, poiché crede profondamente nella sua importanza».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.