La comunità scolastica di Co-Ro sfila in corteo contro il dimensionamento
Lavia: «Penalizzata la più grande città della Provincia». Tavernise: «La Succurro ce l'ha con i comunisti». Gongola Stasi che ha organizzato un evento partecipatissimo: «Difendiamo la nostra scuola»

CORIGLIANO-ROSSANO – È partita questa mattina la mobilitazione indetta dal Comune di Corigliano-Rossano contro i provvedimenti approvati dal Consiglio Provinciale, lo scorso 16 ottobre, in materia di dimensionamento scolastico.
La protesta, che ha coinvolto la città in tutte le sue articolazioni sociali, scolastiche, sindacali, di categoria, vuole mostrare l’inadeguatezza dei provvedimenti adottati e l’applicazione iniqua dei criteri subiti dalle scuole della città di Corigliano-Rossano. «Questo percorso di mobilitazione trasversale – riporta la nota del Comune - non si fermerà fin quando questo provvedimento non sarà completamente rivisto o fermato».
I manifestanti si sono ritrovati in via Berlinguer nell’area urbana di Corigliano e hanno sfilato in corteo fino a piazza Salotto.
«Corigliano-Rossano - afferma Giuseppe Lavia, Segretario Generale Cisl Cosenza - rappresenta il 10% dell'intera popolazione della Provincia di Cosenza e subisce un taglio lineare e senza criterio di un bel 29% delle autonomie scolastiche. Questa la dice tutta sulle scelte penalizzanti adottate dalla Provincia di Cosenza che su questo territorio crea autonomie numericamente insostenibili a discapito della qualità del servizio scolastico e della formazione dei ragazzi».
Un commento anche da parte del consigliere regionale Davide Tavernise che sulla questione dichiara: «Pensiero malizioso ma vero. Delle 29 autonomie "superflue" la maggior parte di queste sono state tagliate in comuni a guida Centro Sinistra. È una coincidenza? Una casualità? Si poteva fare di meglio. Certo, noi abbiamo anche le nostre colpe perché ci siamo concentrati solo sulle aree interne, pensando che il vero pericolo fosse lì. E invece, poi, abbiamo preso atto che in una città grande come Corigliano-Rossano è stato fatto un macello. Sono d'accordo sul fatto che le autonomie scolastiche andavano riviste ma così è troppo e fatto anche male».
La Presidente del Consiglio Comunale, Marinella Grillo, ha precisato che «non si sta manifestando contro il dimensionamento scolastico ma contro un'applicazione dello stesso ad libitum, arbitrariamente ed illegittimamente anche incostituzionalmente perché si sta contravvenendo ai criteri regionali e nazionali che lo hanno ispirato. Chiediamo pertanto rispetto ed applicazione delle norme, tenendo conto delle peculiarità di un territorio troppo spesso inascoltato e mortificato».
«Il dimensionamento non rispetta la Città di Corigliano-Rossano». Questo, invece, il commento dell'assessore all'istruzione Alessia Alboresi. «Siamo stati mortificati nelle nostre articolazioni scolastiche e non accetteremo che si siano usati sul territorio due pesi e due misure».
In conclusione il Sindaco, Flavio Stasi, che nel suo intervento dal "predellino" di piazza Salotto ha ribadito le finalità della protesta: «Questa mobilitazione, sentita e partecipata, è un segnale di sensibilizzazione forte che mira a sottolineare l’inaccettabilità del provvedimento che ha coinvolto Corigliano-Rossano. I dati incoerenti che ci hanno riguardato hanno prodotto accorpamenti inaccettabili. La manifestazione non è contro qualcuno ma per tutti, per garantire il diritto allo studio e salvare la scuola. Mi appello alle istituzioni affinché si vada oltre le beghe politiche».