Fango/Memoria: al museo della Sibaritide la mostra fotografica sull'alluvione del 2013
Sibari destinata ad essere inclusa nella carta realizzata dal Ministero dell'Ambiente che prevede interventi di tutela attraverso l'uso di strumentazione tecnologica

CASSANO ALLO JONIO – Aperta oggi la mostra “Fango/Memoria - Cronache dalla piena | Cronistoria fotografica dell'alluvione del 2013” al Museo Nazionale archeologico della Sibaritide che si protrarrà fino al 30 novembre.
In occasione del decennale dell’alluvione che investì l’area archeologica del Parco del Cavallo all’alba del 18 gennaio 2013, il Parco di Sibari propone al suo pubblico una mostra nata dalla raccolta di fotografie e filmati realizzati in quei drammatici giorni. Presentazione che cade a pennello nella settimana dedicata alla protezione civile.
La selezione ha contribuito alla creazione di un grande album comune e collettivo dell’alluvione, un luogo di incontro delle memorie individuali, un’occasione per renderle patrimonio condiviso di tutti: del Museo, delle popolazioni e delle istituzioni che hanno vissuto quei momenti concitati, con l’obiettivo di stimolare la memoria per recuperare il senso di comunità e fare in modo che il dramma diventi occasione di crescita e prevenzione.
Esposte trenta stampe in grande formato, tratte dal materiale inviato dal Pubblico; altre immagini, montate in sequenza, danno luogo ad uno slide-show proiettato sugli schermi centrali della sala multimediale del Museo. Un filmato “blob” tratto dai telegiornali dell’epoca gira su uno degli schermi di grande formato della sala multimediale, mentre l’altro schermo ospita il montaggio delle interviste originali ai protagonisti di quei drammatici giorni realizzate dall’Ufficio Stampa del Parco.
A fare i saluti istituzionali il direttore del Parco di Sibari, Filippo Demma e Maria Mallemace, direttrice del Segretariato Regionale del Ministero della Cultura Calabria. Quindi l’intervento di Sergio Sabato, dirigente del Servizio rilievo del danno del Dipartimento nazionale Protezione civile, che ha chiarito l’importanza di tutelare i beni culturali anche dalle calamità naturali. Sibari, tra l’altro, è dentro la carta che si sta realizzando con il Ministero dell’Ambiente che prevede interventi di tutela attraverso la strumentazione tecnologica.
Sviscerate anche le competenze del corpo nazionale dei Vigili del fuoco nella salvaguardia dei beni culturali e il ruolo del Comando tutela patrimonio culturale dei Carabinieri chiarito proprio dal Corpo dello stesso Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.