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I cantieri del nuovo ospedale macinano lavoro: «Entro fine 2022 sarà completato l’intero scheletrato» - FOTO

3 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – L’ultimo step sui cantieri del nuovo ospedale della Sibaritide lo avevamo fatto il 18 giugno scorso quando la società concessionaria dell’opera aveva iniziato a porre i solai della struttura. A distanza di poco meno di tre mesi siamo ritornati sull’area che ospiterà il nuovo centro sanitario della Calabria del nord-est, per capire a che punto fossero i lavori.

Ad accoglierci, come sempre, ai cancelli d’ingresso e ad accompagnarci nella grande opera in costruzione, il project manager della società D’Agostino, l’ingegnere Domenico Petrone. «Ad oggi stiamo rispettando i tempi del cronoprogramma di realizzazione del nuovo ospedale. Siamo a buon punto e fino ad oggi non c’è stato alcun particolare intoppo che abbia potuto rallentare i lavori».

Panoramica del cantiere del nuovo ospedale della Sibaritide

E infatti, constatiamo che le maestranze sono intente nel loro lavoro, così come anche i mezzi, e i tecnici operano all’interno degli uffici.

A che punto siamo arrivati? «Possiamo dire – ci spiega Petrone - che al momento più della metà della struttura è completata. Abbiamo completato per intero le fondazioni e i muri perimetrali, abbiamo completato il polo tecnologico che si trova a sud ovest dell’area, abbiamo terminato il piano -1, posato il solaio del livello zero e in questo momento stiamo impostando le infrastrutture per porre il solaio del piano uno».

All’appello, dunque, mancherebbero parzialmente il primo piano, e gli interi piani 2 e 3 su un totale di cinque piani a partire, appunto, da quello interrato.

Chiediamo, allora, al project manager i tempi di realizzazione per vedere completo l’intero scheletrato della struttura e da lì, poi, proseguire per il completamento, l’allestimento e la messa in opera dell’ospedale. «Il cronoprogramma prevede che lo scheletrato del nuovo ospedale sia completato entro il 31 dicembre 2022». «Ci siamo» ci conferma soddisfatto Petroni. Che poi aggiunge: «Non dovremmo aver alcun problema ad elevare l’intera struttura portante entro la fine di questo anno. Certo, l’unico inconveniente potrebbe essere rappresentato dalle condizioni meteorologiche. Ma questo – precisa – potrebbe far slittare la data di ultimazione di non più di 15 giorni».

Quali saranno i successivi step dopo la realizzazione della struttura portante? «Ad oggi siamo in uno stato di avanzamento fisico delle strutture del 70%. Bisognerà cablarla – spiega l’ingegnere Domenico Petrone -, bisognerà ricoprirla e attrezzarla secondo quelle che sono le esigenze e gli standard di un ospedale.». Ma questa è un’altra storia, un’altra sfida. Che si spera possa essere vinta in tempi certi.

Un po' di numeri. L'intera area del Nuovo ospedale della Sibaritide, che sta nascendo in contrada Insiti nel cuore geografico di Corigliano-Rossano, a due passi dalla linea ferroviaria jonica (sulla quale si potrebbe prevedere la realizzazione di una stazione ospedale nell'ipotesi della concretizzazione della Metropolitana leggera) e in prossimità dello svincolo della futuribile Statale 106 a 4 corsie, sorge su una superficie di quasi 180mila metri quadrati. La superficie sanitaria coperta, invece, sarà di 62.000 metri quadrati e di circa 16000 metri quadrati il livello dei servizi e sottoservizi (zona tecnica di passaggio impianti e di ispezione ad isolatori sismici).

Era il 4 novembre 2020 quando sull’area cantiere, dopo quasi 10 anni dall’inizio dell’iter procedurale e burocratico per la realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide, si ritrovarono i dirigenti e funzionari della Regione Calabria insieme a responsabili e tecnici della società concessionaria Angelo D’Agostino Srl per la consegna ufficiale dei lavori. Su quella grande areac’era solo una buca per le fondazioni. Questo era quello che si era riuscito a produrre in circa un decennio, insieme alla bonifica bellica.

Oggi in poco meno di due anni è stato creato qualcosa di concreto, reale: una struttura edilizia che obbliga a sperare di avere su questo territorio – finalmente – una struttura sanitaria adeguata e idonea alle esigenze della popolazione. In quel 4 novembre l’impegno, sottolineato dall’allora dirigente regionale alle infrastrutture, Domenico Pallaria, era quello di completare l’opera entro Aprile 2023. Non sappiamo se questa data sarà rispettata. Quello che conta, ora, però è il concetto assunto per il quale questo territorio ha urgente bisogno di un ospedale di riferimento. Se l’intenzione della burocrazia e della politica è quella, non è un problema attende anche un semestre o un anno in più. Non cambia.

Importante sarà consegnare un’opera funzionante e funzionale per Corigliano-Rossano, la Sibaritide e l’intera Calabria del nord-est.

Foto dal cantiere

 

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.