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Quattro mesi per una visita ma arriva il giorno clou e il medico è in ferie

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CORIGLIANO-ROSSANO – Quattro mesi per una visita diabetologica che non si sa se, come e quando verrà mai fatta. Una nuova storia di malasanità che attanaglia ormai da tempo immemore il territorio della Sibaritide-Pollino.

La denuncia arriva da Villapiana e protagonista della storia che andremo a raccontarvi è Luigi, 50 anni e tanta speranza, che lo scorso 9 aprile si è recato, come ogni mortale cittadino di questa terra, al Centro unico di prenotazione di Trebisacce per vidimare la sua ricetta e ottenere una visita diabetologica. Non fantascienza o chissà quale consulto da un luminare. Solo una semplice, normalissima visita ambulatoriale.

Non faremo nomi, le circostanze – quelle sì – vanno dette per capire il punto di non ritorno a cui è arrivata la nostra sanità. Premesso che di storie come questa ne sentiamo ogni giorno e anche più in un giorno. Ma quella di Luigi era abbastanza precisa e dettagliata per potervela raccontare.

"Buongiorno signore, il medico è in ferie!"

«La prenotazione al Cup di Trebisacce dello scorso 9 aprile – racconta Luigi – mi dice che la prestazione sanitaria sarebbe stata erogata il 13 agosto 2021. E proprio quel giorno mi reco, come stabilito dalla prenotazione, al Poliambulatorio di Corigliano-Rossano. Arrivato sul posto vengo accolto da una infermiera alla quale porgo l’impegnativa. Lei controlla e mi dice che non ero in elenco». E qui la prima anomalia di un sistema di prenotazione che probabilmente andrebbe rivisto. Forse!

«A quel punto – continua il racconto di Luigi - dopo essersi sincerata (l’infermiera, ndr) della regolarità e dei timbri posti sulla ricetta, mi dice che purtroppo qualcosa non ha funzionato per come dovrebbe, per cui, per tale motivo io non ero stato avvisato dello slittamento della visita…» Motivo del rinvio? Il medico era in ferie e sarebbe rientrato giorno 23 agosto. Il medico sarebbe ritornato a fare ambulatorio nei giorni 26 e 27 di questo mese. «E proprio stamattina – racconta il malcapitato di giornata - avrei dovuto telefonare al centralino per colloquiare direttamente con il medico e accordare la visita e quindi per capire se potevo recarmi al poliambulatorio nella stessa mattinata o il giorno successivo».

Fatto sta che Luigi stamattina di buon’ora («alle 8») inizia a telefonare al numero del centralino ma dopo svariati tentativi falliti (per dettagliare ancora di più l’accaduto ci consegna anche lo screen-shot della cronologia del cellulare) rinuncia. Rinuncia a parlare con un operatore ma rinuncia anche al suo diritto di curarsi sancito dalla Costituzione. «Dopo sei squilli – ci dice sconfortato - rispondeva automaticamente il fax. Intanto cerco di capire come risolvere chiamando il numero CUP provinciale il quale sostanzialmente non riesce ad indicarmi la strada che dovrei percorrere».

"Buongiorno signore, il medico è in malattia!"

Ma ora viene il bello. Perché il nostro Luigi, ripreso d’animo, prova a richiamare al centralino del Poliambulatorio con un’altra utenza telefonica. Gli risponde una voce femminile che in prima battuta «si è anche dimostrata gentile, confermandomi i primis, che io non ero in elenco, che non trovava l'appunto delle colleghe del giorno 13 agosto e che questa volta, la dottoressa era in malattia e che avrei dovuto richiamare per confermare la visita per il 3 settembre».

«Allorché – sottolinea Luigi - mi son sentito un tantino preso per i fondelli, perché per l'ennesima volta non riuscivo ad avere una data certa, ma ancor di più, non ero per nulla d'accordo a ritelefonare in quanto conoscevo la difficoltà a ricevere risposta (oltre due ore). Pertanto a quel punto riferisco che sarebbe dovuta essere loro premura sistemare il tutto e che io non potevo stare ore al telefono senza avere risposte per come era accaduto nella mattinata».

Da 4 mesi e 16 giorni in attesa di un consulto medico

Morale della favola: Luigi, trascorsi 4 mesi e 16 giorni, dalla data di prenotazione ancora non riesce a fare una visita diabetologica ambulatoriale con il servizio sanitario pubblico e non sa – a questo punto – se mai riuscirà a farla (dal momento che l’impegnativa è già stata vidimata dal sistema e quindi per un’altra prenotazione ne servirebbe una nuova). Nel frattempo, però, sorge un’altra domanda: ma nel distretto sanitario dello Jonio c’è un solo diabetologo che può fare le visite? E se questo signore avesse bisogno doi insulina o di altri farmaci salvavita?

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.