51 minuti fa:Riscaldamento nelle scuole, Aiello rassicura: «Nessun problema a Crosia»
14 ore fa:Megalotto 3, il "rombo" dei cantieri anche a Natale: «Entro maggio 75% dell'opera sarà completata» | FOTO
16 ore fa:Dalla Calabria a New York per fare il musicista, Vaccarizzo celebra Frank Scura
13 ore fa: "Opportunità per il Mezzogiorno": il M5S guarda al sud Italia 
13 ore fa:Corigliano-Rossano: tutto pronto per il Capodanno con J-Ax e Rocco Hunt
17 ore fa:Tutto pronto per il Concerto di Natale 2024 “Peregrinantes in Spem” a Cassano Jonio
18 ore fa:Lorica è pronta ad accogliere gli appassionati degli sport invernali
20 ore fa:Arriva un nuovo treno ibrido sulla jonica: domani la consegna a Sibari
12 ore fa:Ennesima e gigantesca falla sulla condotta idrica a Celadi
19 ore fa:Rural Food Festival porta in piazza la musica di Giuliano Palma

Verba Volant - Una semplice Domanda

1 minuti di lettura

Come si fa ad essere felici? 

Inizia tutto da una semplice domanda, quella che una figlia pone ad un padre, e che mette al centro del discorso il complicatissimo tema della felicità. Parte così il viaggio di Cattelan, che lo porta alla ricerca della risposta giusta da poter dare a sua figlia. Il gioco narrativo che si è inventato Cattelan, non solo è funzionale a tutta la narrazione, ma è empaticamente fortissimo. 

Nella serie tv, lo showman piemontese incontra personaggi dello sport, dello spettacolo, si prodiga in experience stravaganti e particolari, per provare a scoprire come si fa ad essere felici. 

Non mi macchierò del peccato più grave dei tempi moderni: lo spoiler. Tranquilli. 

La cosa che vorrei fare oggi è provare ad immedesimarmi in Cattelan. Se chiedessero a me, cosa mi rende felice, cosa risponderei? 

Dovrei tornare a sfogliare le pagine ingiallite della memoria probabilmente, ricucendo i pezzi della mia vita che non ci sono ma dovrebbero esserci. Potrei tornare ai ricordi di un pallone che impatta la saracinesca di un garage, che sveglia la coppia dei poveri anziani che abitavano il primo piano sopra la porta improvvisata. Forse viaggerei tra i banchi di una scuola che non apprezzavo e che oggi un po' rimpiango, perchè proprio in quella scuola sapevo perfettamente chi ero e lottavo per ciò in cui credevo, mentre oggi, a differenza di prima, mi chiedo molto più spesso se sono all'altezza di ciò che vorrei essere. Potrei tornare alle soddisfazioni personali, agli amici che diventano famiglia e per i quali sei famiglia; sfiorare con la memoria le soddisfazioni professionali, le interviste dall'altra parte del mondo a uomini che si ritengono irragiungibili, le chiacchierate e le cene con i grandi giornalisti che si ritengono Maestri. Poi c'è il tango in Argentina, le birre a Praga, i bocadillos a Madrid.

Poi però tutto ritorna al presente. Quella domanda riparte, "come si fa ad essere felici"? 

Credo che alla fine il vero gioco da fare sia semplicemente provare a dare una risposta. Con una birra in mano e gli amici intorno, che ti prendono in giro mentre ripercorri le tappe della tua vita. 

E poi anche se è una semplice domanda, non vuol dire che la risposta sia altrettanto semplice. 

Cattelan, meglio se la risposta a questa semplice domanda la dai tu, che io alla fine, non ho nemmeno figli che me lo chiedono.

 

Andrea Costantino Levote
Autore: Andrea Costantino Levote

Andrea Costantino Levote nasce come giornalista sportivo. Frequenta il corso di Reporting alla Scuola Holden, ma si imbuca anche alle lezioni di Cinema e di digital marketing. Vince il Premio Phoebe di Scuola Holden con il teaser Democracia. Racconta i ritratti dei giornalisti sportivi che lo hanno ispirato nel podcast "I Cantastorie", all'interno del programma Eutropia su Spotify. Diventa CEO di Jugaad Produzioni e con il cortometraggio FAME vince diversi premi internazionali, oltre a una menzione speciale al festival Ermanno Olmi. Oggi è CEO e founder di DIEZ- CREATIVE AGENCY, agenzia di comunicazione con la quale racconta il talento, occupandosi del digital marketing di start-up e di imprese.