Cariati celebra l’Unità Nazionale e le Forze Armate: memoria, pace e partecipazione collettiva
Martedì 4 novembre la comunità si ritroverà nella Concattedrale di San Michele Arcangelo per la Messa e la cerimonia al Monumento ai Caduti. Il sindaco Minò: «Ricordiamo chi ha sacrificato la vita per la Patria e riaffermiamo il valore della pace»
CARIATI – Nel segno della tradizione, della memoria e della pace, la città di Cariati si prepara a celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, in programma martedì 4 novembre alle ore 9.30 presso la Concattedrale di San Michele Arcangelo.
Un appuntamento che unisce istituzioni, scuole, associazioni e cittadini nel ricordo dei caduti di tutte le guerre e nel rinnovato impegno per costruire un futuro fondato sul dialogo e sulla solidarietà.
La cerimonia si aprirà con la Santa Messa celebrata da don Gaetano Federico, cui seguiranno gli interventi del sindaco Cataldo Minò, delle autorità militari, di un rappresentante dell’A.N.M.I.G. – Sezione di Cariati, della direttrice del Museo Civico MuM.A.M. Assunta Scorpiniti e della dirigente scolastica Sara Giulia Aiello.
Protagonisti saranno anche gli studenti degli istituti locali, che proporranno riflessioni e pensieri sul valore della pace, scritti e letti da loro stessi.
Al termine della celebrazione religiosa, si formerà un corteo istituzionale che raggiungerà il Monumento ai Caduti, dove si terrà la deposizione della corona d’alloro e un momento di raccoglimento accompagnato dalle note de Il Silenzio.
«Questa ricorrenza – ha dichiarato il sindaco Minò – si svolge, come da tradizione, in un clima di sobrietà e partecipazione, nel segno del ricordo e del rispetto verso quanti hanno sacrificato la propria vita per la Patria. È un’occasione per riaffermare il valore della pace e il rifiuto di ogni guerra, soprattutto in un tempo in cui l’Europa e il mondo sono ancora attraversati da conflitti».
Le celebrazioni proseguiranno mercoledì 5 novembre alle ore 17, presso il Museo Civico MuM.A.M., con la presentazione del libro “Giornali Prigionieri” del prof. Giuseppe Ferraro e con un’esposizione di fotografie e cimeli di guerra, memoria viva della storia collettiva e dei valori di libertà e unità nazionale.