Pronti a scoprire le grotte basiliane e rupestri dell’entroterra jonico-silano
È stato approvato il progetto esecutivo "In viaggio tra grotte e misteri". Il tracciato simbolico e materiale attraversa anche i luoghi di Bruno da Longobucco

LONGOBUCCO – Molto spesso neppure i calabresi sono a conoscenza delle meraviglie che la nostra regione custodisce. Luoghi incantevoli che trasudano storia e mistero. È il caso delle grotte basiliane e rupestri dell’entroterra jonico-silano. Si tratta di insediamenti religiosi e abitativi scavati nella roccia, situati nell’area tra la costa jonica della Calabria e l’altopiano della Sila.
Queste grotte rappresentano un importantissimo esempio di architettura rupestre e spiritualità monastica, risalente per lo più all’Alto Medioevo. Per permettere di conoscerle, rendendole fruibili anche dai turisti, è stato pensato un progetto punta alla realizzazione di percorsi attrezzati per la mobilità lenta, con aree di sosta ecocompatibili, segnaletiche e punti informativi che valorizzeranno proprio le principali grotte basiliane e rupestri dell’entroterra jonico-silano.
Un itinerario di scoperta e contemplazione che unisce natura, spiritualità e memoria collettiva, toccando siti di grande valore storico e paesaggistico come la Timpa del Santo, le grotte del Vurdoj e i complessi rupestri di Verzino e Pallagorio.
A questo scopo è stato approvato dalla Giunta comunale di Longobucco il progetto esecutivo denominato "In viaggio tra grotte e misteri", finanziato con una dotazione di 250 mila euro nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) – Area Sila e Presila crotonese e cosentina. L’intervento rientra nel quadro dell’Accordo di Programma Quadro (APQ) e vede il Comune nel ruolo di capofila del partenariato territoriale che comprende, tra gli altri, i Comuni di Verzino, Cerenzia, Caloveto, Cropalati e Pallagorio.
«Sviluppare percorsi di turismo lento – sottolinea il Sindaco Giovanni Pirillo – significa offrire ai giovani e ai visitatori un nuovo modo di abitare la nostra terra. Ogni sentiero che riportiamo alla luce è una lezione di storia, ogni grotta che illuminiamo è un frammento di identità restituito. È così che Longobucco – conclude - continua a costruire il proprio futuro, passo dopo passo, nel segno della bellezza, della conoscenza e della memoria».
Il tracciato simbolico e materiale di In Viaggio tra Grotte e Misteri attraversa anche i luoghi di Bruno da Longobucco, padre della chirurgia moderna e Marcatore Identitario Distintivo (MID) della Calabria Straordinaria. Figura emblematica di sapere e innovazione, Bruno rappresenta l’anima più profonda di questo progetto: la conoscenza che nasce dalla terra, la memoria che diventa strumento di crescita, il legame fra la comunità e la propria identità culturale.
Il progetto, inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2025-2027, è già finanziato e immediatamente eseguibile. Oltre a generare nuova attrattività turistica per i borghi interni, l’iniziativa si propone di consolidare una rete di mobilità dolce e sostenibile, capace di unire le aree montane e costiere attraverso la riscoperta di antichi sentieri e percorsi naturalistici. In questo modo si punta a promuovere una filosofia di viaggio che nasce in risposta al turismo di massa e frenetico, ispirata ai principi dello slow movement, ponendo l’accento su qualità, profondità e connessione piuttosto che sulla quantità o sulla velocità.
(foto in copertina di Maria Rosaria Marchetti, ritrae le grotte di Verzino)