Nonni e nipoti insieme contro la ludopatia: presentato a Co-Ro il fumetto "Non è solo un gioco"
Il progetto è nato con l’obiettivo di sensibilizzare giovani e adulti sul tema del gioco d’azzardo patologico e di mettere in campo azioni di prevenzione attraverso alcune proposte a carattere sociale

CORIGLIANO-ROSSANO – Si è svolto questo pomeriggio, nei locali della “Cittadella dei Bambini e dei Ragazzi” a Corigliano-Rossano, l’evento di rendicontazione sociale del progetto “Mind the Gap- Misure per il contrasto alla solitudine e al disagio sociale degli anziani con attenzione al gioco d’azzardo patologico GAP”, realizzato con il finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. In questa occasione è stato inoltre stato presentato il fumetto “Non è solo un gioco”, realizzato in collaborazione con i ragazzi del Consiglio Comunale.
All’iniziativa hanno partecipato, oltre ad Anteas, anche l’associazione Insieme e il Consiglio Comunale dei Ragazzi, l’associazione Alma, Ruskia, Legambiente, il Circolo Culturale Rossanese e il Servizio Sociale dell’Asp di Cosenza.
Il progetto, come ha spiegato il presidente di Anteas, Giovanni Fregale, ha come obiettivo la prevenzione della dipendenza del gioco d’azzardo tra gli anziani.
«I numeri – ha osservato – sono drammatici ed evidenziano un aumento considerevole delle somme investite dai giocatori. È necessario quindi proporre azioni mirate che possano far cadere in questa trappola ed acquisire consapevolezza dei rischi correlati».
Tra gli interventi proposti, tesi a stimolare la socialità e a limitare l’emarginazione sociale e la solitudine, una serie di laboratori: cura del verde nelle scuole, letture in biblioteca, laboratori ludico-ricreativi di giochi antichi, corsi di ballo, scacchi, incontri divulgativi e di aggregazione, colloqui con persone affette da ludopatia.
«La ludopatia è diventata una vera e propria piaga sociale che toglie la libertà – ha sottolineato il presidente dell’Associazione Insieme, Francesco Polimeni nella presentazione del fumetto – ma anche la dignità. È una febbre che non conosce età, è un’emergenza educativa che non può lasciarci indifferenti.
«I nonni – ha aggiunto – con la loro esperienza riescono a riconoscere i primi segnali di allarme e fornire sostegno ai nipoti, i quali, al loro volta, li aiutano a prevenire la dipendenza ed a trovare attività alternative al gioco d’azzardo. Questo è il senso del fumetto, risorsa pedagogica molto efficace poiché capace di parlare ai giovani nella loro lingua, ma anche di formare lo sguardo critico degli adulti. Nonni e nipoti si sono messi insieme e hanno fatto squadra».