Tarsia, un albero nel cuore del centro storico per seminare pace e speranza
In una notte, quella del Tarantarsia, in cui la comunità si è accesa di musica, di cultura e di pace, lasciando nel cuore dei presenti il segno di una festa che non conosce barriere, capace di unire tradizione e futuro, comunità e mondo

TARSIA – «Una marcia per dire no a tutte le guerre, un Albero della Pace inaugurato nel cuore del centro storico, centinaia di persone con bandiere e sorrisi, artisti e cittadini fianco a fianco in un corteo che ha unito musica e solidarietà. La 17esima edizione della Notte del Tarantarsia si è aperta così trasformando ancora una volta il borgo in capitale della contaminazione culturale, della memoria e del futuro. Un evento che, tra musica, installazioni artistiche, mostre e degustazioni, ha ribadito il ruolo della città come terra di pace, incontro e identità».
È quanto fa sapere, soddisfatta, Katia Cannizzaro, presidente dell’Associazione Tarantarsia che da oltre tre lustri organizza e promuove un evento che è diventato punto di riferimento imprescindibile della programmazione estiva regionale.« Anche quest’anno - dice - abbiamo messo in campo il meglio, con una qualità artistica di primissimo livello premiata da una partecipazione popolare che ha reso unica questa edizione».
Un entusiasmo coinvolgente che ha pervaso anche i rappresentanti istituzionali presenti, dall’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo alla Consigliera regionale Luciana De Francesco, per finire ai sindaci dei comuni limitrofi di San Lorenzo del Vallo, Terranova da Sibari, San Giorgio Albanese e Spezzano Albanese e al Primo Cittadino Roberto Ameruso, che ha confermato la valenza storica e il successo di una manifestazione che da diciassette anni segna l’identità culturale del paese e ne rafforza il ruolo nella rete degli eventi regionali.
Partendo dal Municipio, la marcia per la pace ha coinvolto in un abbraccio collettivo centinaia di cittadini e tutti gli artisti protagonisti della rassegna. I partecipanti hanno sfilato per le vie storiche del borgo, animati dalle esibizioni itineranti di musicisti provenienti da vari continenti. Il corteo si è concluso con l’inaugurazione dell’Albero della Pace, nuovo simbolo di consapevolezza della Contea, accompagnato dalla mostra sui diritti umani curata dai bambini del paese: mani colorate come segno di futuro, speranza e memoria condivisa.
Ogni strada si è fatta scenografia viva e tematica. La via della scaramanzia illuminata da peperoncini e tarocchi; quella dell’amore con installazioni di statue in metallo e frasi sospese in aria; i vicoli popolati dai proverbi dialettali curati uno ad uno da Le Voci del Crati. Il Museo Naturalistico, poi, ha accolto centinaia di visitatori per tutta la notte, mentre gli spazi gastronomici di Sapori Identitari hanno proposto degustazioni autentiche grazie a più di trenta aziende, associazioni e attività locali che hanno portato per le strade tarsiane sapori e identità dalla Calabria e dalla Valle del Crati.
Il viaggio sonoro della Notte del Tarantarsia ha attraversato continenti e generi, dalle atmosfere tribali africane alle melodie asiatiche, dalle danze caraibiche al folk mediterraneo. La seconda parte dell’evento ha visto alternarsi musiche e gruppi provenienti da Africa, India e Americhe. Le sonorità ipnotiche dei Mascarimirì, pionieri della pizzica tradizionale contaminata con reggae, dub, elettronica e world music, hanno incontrato l’energia tribale di Moussa Africa Lab, in un dialogo ritmico che unisce tamburi ancestrali e melodie senza tempo. La Ottopiù Street Band ha fatto vibrare piazze e vicoli con un’esplosione di funk, sonorità balcaniche e orientali, mentre All’Uso Antico e Fantasie Popolari hanno intrecciato voci, danze e strumenti dell’ethno/folk. Il cuore caraibico di Skapizza ha portato reggae e ska in chiave mediterranee e Il Tempio di Iside ha regalato al pubblico l’incanto delle atmosfere orientali attraverso la danza e la musica. Coinvolgente e dirompente la presenza scenica di Giangurgolo, la maschera calabrese, che insieme a due ballerine ha animato le piazze con incursioni artistiche e danze.
Tra famiglie, ragazzi, turisti e visitatori, la 17esima Notte del Tarantarsia si è confermata un caleidoscopio di emozioni e identità. Una notte in cui la comunità si è accesa di musica, di cultura e di pace, lasciando nel cuore dei presenti il segno di una festa che non conosce barriere, capace di unire tradizione e futuro, comunità e mondo.
Finanziato con risorse POC 2014/2020 – Az. 6.8.3 – Piano Artisti Calabria 2023 nell’ambito del Piano Azione Coesione Calabria, l’evento è stato organizzato dall’Associazione Musikart, in collaborazione con VisiTarsia, le Riserve naturali della Regione Calabria di Lago di Tarsia e Foce del Crati, il Museo Internazionale della Memoria Ferramonti di Tarsia, l’Associazione Culturale Campo Ferramonti Tarsia, Quelli del 3° Tempo, Le Voci del Crati, Le Vanesse dell’Ortica, il Comitato TaranTarsia, I Ragazzi della Sangria e la Compagnia teatrale Luci nelle Grotte e in partnership con Roka Produzioni, Calabria Sona e Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying.