Amnesia istituzionale: a Bocchigliero inaugurata una scuola che è stata soppressa a giugno
Cerimonia surreale nel borgo della Sila greca: inaugurato l’edificio dell’ex Ipsia, già soppresso dal Ministero per mancanza di iscritti. Aggazio (Pd): «Una passerella politica mortificante per una comunità in via di estinzione»

BOCCHIGLIERO – Una cerimonia che ha il sapore della beffa, una vera e propria amnesia istituzionale. Ieri il sindaco Alfonso Benevento e la presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, hanno tagliato il nastro della nuova sede scolastica dell’ex Ipsia di Bocchigliero, edificio ristrutturato di recente e pronto ad accogliere studenti e insegnanti. Peccato, però, che di studenti e insegnanti quell'edificio, almeno per questo anno scolastico, non ne vedrà nemmeno uno: con un decreto del 24 giugno 2025, infatti, il Ministero dell’Istruzione e del Merito – Ufficio Scolastico Regionale Calabria – Ambito Territoriale di Cosenza ha sancito la soppressione dell’istituto, per mancanza di iscritti. Solo tre gli studenti rimasti, già trasferiti all’Ipsia di Longobucco.
A denunciare pubblicamente l’accaduto è Domenico Aggazio, segretario del Pd di Bocchigliero e capogruppo di Opposizione in Consiglio comunale:
«Forse la presidente Succurro, già impegnata nella campagna elettorale per le imminenti regionali, non sa della chiusura della scuola. Il sindaco Benevento, invece, da insegnante ne è perfettamente a conoscenza ma ha scelto di tacere. La realtà è che ieri si è celebrata una passerella politica inutile e mortificante per una comunità che da mesi sa di non avere più la propria scuola».
Aggazio sottolinea come all’inaugurazione non ci fossero né studenti, né docenti, né cittadini: «Una festa privata per la politica, mentre la comunità subisce l’ennesimo schiaffo. Lo spopolamento ci sta uccidendo: altre famiglie con bambini hanno già lasciato Bocchigliero per mancanza di servizi, soprattutto sanitari e scolastici. Se ci lasciamo chiudere anche le scuole dell’obbligo, il paese sarà destinato a morire definitivamente».
La denuncia si accompagna a un invito chiaro: «Smettete di prendere in giro i cittadini. Bocchigliero merita rispetto e dignità. Alle prossime elezioni i cittadini sapranno scegliere chi li rappresenta, senza farsi ridicolizzare da inaugurazioni di scuole già chiuse».
Un caso paradossale che mette ancora una volta in evidenza la fragilità delle aree interne della Sila, dove lo spopolamento si intreccia con la riduzione dei servizi essenziali, minacciando la stessa sopravvivenza delle comunità.