Ad Altomonte si rafforzano i legami e le reti di comunità con l'evento "I Sud del mondo"
La famiglia Baribieri ospiterà l'evento che avrà come focus il Turismo delle radici

ALTOMONTE – Rafforzare le connessioni tra comunità, favorire il dialogo intergenerazionale e valorizzare le identità locali attraverso la costruzione di reti di collaborazione. Sono, questi, gli obiettivi dell’evento Legami e reti di comunità per lo sviluppo locale, promosso dall’Associazione I Sud del Mondo ETS che domani, martedì 19, sarà ospitato dall’Hotel – Ristorante Barbieri.
Il focus dell’evento, in programma a partire dalle ore 18.30, sarà quello del Turismo delle Radici e vedrà protagonisti personalità del mondo accademico e associativo: dal presidente di I Sud del Mondo ETS, Pompeo Torchia, al responsabile scientifico dell’associazione Giuseppe Galati; da Franco Rubino, direttore del Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche dell’Unical a Tullio Romita, presidente del corso di laurea in Scienze Turistiche e Sistemi Turistici di Destinazione dell’Ateneo di Arcavacata, per finire a Claudio Pisapia, direttore Culturalitalia e coordinatore del corso Executive Manager di Destinazione.
La serata sarà impreziosita da un momento particolarmente significativo: la consegna di due prestigiosi Riconoscimenti alla Carriera e alla Passione. Ad essere premiati saranno Oscar Renda, dal Texas e originario di Mottafollone; Franceschina Grispino Leporace, originaria di Altomonte e residente a Philadelphia. Un’occasione per celebrare il legame profondo tra le radici calabresi e le comunità che, pur vivendo lontano, mantengono viva l’identità e l’appartenenza alla propria terra.
Al termine della cerimonia di consegna, i presenti potranno condividere un momento conviviale con una degustazione di produzioni enogastronomiche calabresi preparata dalla Famiglia Barbieri, custode di una cucina radicata nella terra, nella memoria, nella biodiversità, in stretto rapporto con la filiera corta dei propri orti. Una cucina che è piacere e racconto: quella stessa tradizione che ha trasformato zafarani cruschi, carciofini selvatici e cipolle rosse di Tropea in simboli di identità e passione calabrese.