Te Piace 'O Presepe? Nei centri storici rivive la magia dei paesaggi della natività
Suggestivo il presepe artistico realizzato da Rossano Recupera negli spazi dell'associazione Amici di Santanaria dal maestro presepista Carmelo Caruso
CORIGLIANO-ROSSANO - Nel periodo natalizio anche i cristiani meno ferventi sono alle prese con la realizzazione del presepe o col più globale e occidentale Albero di Natale, fatto con i materiali più disparati. La nuova coscienza ambientalista fa si che anche l’albero diventi sempre più compatibile con il riciclo per evitare il taglio dei boschi; da anni, ad esempio, l’Azienda Ecoross si impegna nella realizzazione di alberi a zero impatto ambientale, ma ugualmente belli da vedere.
Il presepe invece, o come lo chiamano a Napoli, ‘o presepio, nel corso del tempo è assurto ad una vera e propria arte che nella città partenopea ha trovato i migliori artisti del mondo. Lo storico quartiere di San Gregorio Armeno nei giorni di Natale (e non solo!) pullula di persone che si incuriosiscono delle nuove figure da inserire nel presepe. Attori famosi e gente di spettacolo, politici, calciatori, giornalisti e scrittori hanno sperato sempre che la loro immagine fosse pensata per essere inserita nel paesaggio della natività; questo avrebbe significato di aver raggiunto una certa notorietà.
La prima rappresentazione del villaggio dove è nato Gesù, è stata pensata da San Francesco d’Assisi. L’episodio del Presepe avvenne nel 1223, tre anni prima della morte del santo, presso il villaggio di Greccio, il giorno di Natale. Quest’anno ricorrono Ottocento e uno anni dalla prima rievocazione della Natività realizzata dal poverello d'Assisi.
Anche alle nostre latitudini la realizzazione del presepe raccoglie sempre più appassionati che si specializzano in effetti speciali così da renderlo sempre più vicino alla realtà che vuole rappresentare; ruscelli che scorrono, fontane che zampillano, pecorelle che pascolano, movimenti dei personaggi sono sempre più sofisticati.
Non c’è chiesa dove non sia stato allestito il presepe o almeno una natività ed anche in tante famiglie questo è il momento in cui si riprendono gli scatoloni con pastori, pecore, Re Magi e bambinelli in attesa di essere posizionati al momento giusto.
Nel frattempo l’allestimento ha preteso la ricerca del muschio (a Rossano i “panicheddi”), la farina a ricordare la neve, la carta dei pacchi stropicciata per impressionare montagne.
Negli anni passati l’ex presidente della Pro Loco di Corigliano Walter Amato ebbe l’idea di creare una mostra permanente di presepi; cominciò a recuperarne tanti e di ogni fattezza: di vetro, di acciaio, di legno ed ognuno era un pezzo unico. Purtroppo la cosa poi non ebbe seguito.
A Rossano invece due sorelle, Pina e Mariassunta Britti, hanno realizzato una collezione di presepi provenienti da tutto il mondo: Bolivia, Cile, Brasile, Messico e tanti Paesi europei sono inseriti in questa collezione unica e rara.
In questo contesto non mancano veri e propri artisti e cultori dell’arte presepiale: Giovanni Cosenza ed i fratelli Gegè e Nicola Nastasi sono tra i migliori. Nei centri storici di Rossano e di Corigliano si vive una grande frenesia per ricordare il Natale; allestimenti di strade e vicoli, presepi, alberi e luci che brillano nell’oscurità rendono tutto meno triste.
Anche le Associazioni di volontariato si sono impegnate a realizzare i propri presepi; Rossano Recupera, ad esempio, che oltre a recuperare monumenti e manufatti dall’incuria e dall’ineluttabilità del tempo, vuole recuperare anche beni immateriali quali i ricordi, si è affidata a Carmelo Caruso, altro artista presepiale di primo livello, per realizzare il proprio presepe.
Il presepe di Carmelo Caruso è stato realizzato nella sede degli “Amici di Santanaria” (Amici dei Santi Anargiri) costituitasi di recente proprio in una delle piazze principali della Città per offrire uno spazio di incontri e di riflessioni a quanti restano ancorati ed affezionati al centro storico bizantino. In pochi giorni sono state centinaia le persone che hanno visitato il presepe e tutti hanno apprezzato l’iniziativa e la maestria dell’artista.
I centri storici, del resto, ri-vivono anche in questo modo.