Integrazione, famiglia afgana accolta nel Centro Sai decide di stabilirsi a Oriolo
Massima soddisfazione per il risultato e per quanti hanno lavorato nel perseguire l'obiettivo di accoglienza finalizzata ad una reale integrazione, vista come elemento di arricchimento umano e culturale per qualsiasi comunità
ORIOLO - Una delle prime famiglie accolte nel Centro Sai Oriolo "Sale della Terra" è uscita dal progetto di accoglienza, per naturale decorrenza dei termini temporali, decidendo di stabilirsi e vivere ad Oriolo.
La famiglia afgana Yalani formata da Qudoos, Elhama e Maria è stata accolta, tramite corridoi umanitari e affidata dal Ministero dell'Interno al centro Sai Oriolo nel febbraio 2023. Qui è stata seguita dall'efficiente equipe multidisciplinare in tutto il percorso di adattamento e integrazione. Equipe che l'ha supportata in passaggi significativi come l'ottenimento della carta d'identità, l'inserimento scolastico della figlioletta o al momento di intraprendere il tirocinio lavorativo da parte del capofamiglia presso un'attività operante nel comune. Qui è anche nato Masoud, secondogenito di questa splendida famiglia. Un bellissimo bimbo, il primo nato del progetto di accoglienza e primo registrato all'anagrafe di Oriolo.
Ora questa famiglia ha deciso di stabilirsi, di vivere, di lavorare e di far crescere i propri figli ad Oriolo. Qudoos ha da poco firmato il contratto d'assunzione, nella comunità, dove si trova benissimo.
«Prendere casa qui, lavorare qui e qui far crescere i propri figli significa che questa famiglia - si legge nella nota stampa - si sente parte della nostra comunità, una comunità che ha saputo accogliere e integrare nel migliore dei modi possibili. Grande soddisfazione per questo traguardo che testimonia quanto questa famiglia sia stata supportata dalla nostra equipe multidisciplinare con un eccellente lavoro coordinato dalla responsabile Lucia Musumeci».
«Insieme a lei i ringraziamenti vanno a Nico Diego, Francesca Dursi, Francesca Silvestri, Giovanni Viscuso, Elena Liguori e a tutti gli altri che hanno collaborato e lavorato in modo professionale per l'eccellente integrazione. Massima soddisfazione - continuano - anche per la nostra amministrazione che ha perseguito l'obiettivo dell'accoglienza, all'insegna del mutuo soccorso. Accoglienza finalizzata ad una reale integrazione che è vista come elemento di arricchimento umano e culturale per qualsiasi comunità».
Il centro d’accoglienza Sai continua nel suo lavoro ed è pronto a ricevere ancora nuove famiglie con l'auspicio che questo percorso virtuoso, messo in campo, possa ripetersi anche con altri beneficiari.