A Co-Ro col solstizio d'estate parte un nuovo concept di degustazione identitaria: MinikƏ
Un filo rosso che lega tre radici, tre storie e tre prodotti: la tradizione tutta francese delle huitrerie, quella mediterranea e calabrese della mixology e a quella dello sciabbachedd ereditata dagli arabi (šabakah)
CORIGLIANO-ROSSANO - Possono stare insieme la tradizione tutta francese delle huitrerie, ovvero delle ostricherie insieme a quella ancora più continentale ma largamente ispirata anche agli erbari medioevali ed alle analoghe tradizioni mediterranee e calabresi della mixology (mixologia)? E tutte due possono accompagnarsi insieme a quei richiami ed a quei sapori ancestrali, sintesi delle tante contaminazioni storiche che rendono straordinaria la Calabria, ad esempio insieme a tutto ciò che in un semplice piatto di autentico pesce locale può essere riconducibile alla ricchissima tradizione dello sciabbachedd ereditata dagli arabi (šabakah)?
C’è un filo rosso che può tenere insieme queste tre radici, queste tre storie e questi tre prodotti che diventano subito tre esperienze, tre declinazioni, tre colori di una stessa emozione. E quel filo rosso è l’identità insieme ovviamente alla capacità di tradurne l’autenticità in un assaggio o in un cocktail. Nasce così e da qui MinikƏ, che aprirà l'estate sullo Jonio ed in Calabria, in coincidenza col solstizio d'estate, il prossimo venerdì 21 giugno.
Sarà anzi tutto un nuovo concept esperienziale di degustazione e di avvicinamento all’anima ancestrale di cibi e loro interpretazioni gastronomiche; un’atmosfera più che uno spazio fisico e che ambisce a proporsi come punto di approdo per chi fugge dal déjà vu; quasi una formula pitagorica per chi a tavola o al bancone del bar vuole costruire piramidi di piacere; un po’ anche un club di gusto nel quale farsi calamitare ed introdurre ma per viaggiare altrove con l’immaginazione e nella memoria; ed al tempo stesso una finestra meridiana su quella bella e tosta tradizione marinara che nel cuore del Mediterraneo ci scorre nelle vene incancellabile e che appartiene tutta ma per addizione, perché ci deriva da tutte quelle culture e identità che nei secoli hanno vissuto con noi sulle nostre coste.
Con MinikƏ, si completa, almeno per ora, anche una parabola familiare storica, iniziata un secolo fa a bordo dei gozzi verso Taranto e quindi si ritorna verso il mare, al Lido Sant’Angelo, propaggine contemporanea di un’intera area che, con i resti del Fondaco e la Torre Stellata insieme all’antica banchina di cui riaffiorano tracce subacquee, testimonia l’antichissima e gloriosa storia marittima, spesso dimenticata, di Rossano, oggi fusa nella più grande Città della Calabria: Corigliano-Rossano.
Per questo MinikƏ rappresenterà anche e soprattutto la quarta generazione di una lunga, riconosciuta e stimata esperienza di uomini e donne legati a doppio filo alle onde, alla ricchezza ed alla storia dello jonio ed della millenaria tradizione della piccola pesca, con lo spirito aperto e col sorriso autentico, tipico della nostra gente di costa, erede di magnogreci e bruzi, con lo sguardo all’orizzonte ma i piedi sempre per terra, come direbbe il Sociologo del Pensiero Meridiano Franco Cassano.
Erede naturale e legittimo di 100 anni storia, passione, coraggio, innovazione, tradizione, famiglia e impresa consolidatesi su quello stesso mare che è sempre stata fonte di vita, ricchezza, libertà e sperimentazione sociale per quanti hanno preceduto questa nuova frontiera, l’identità distintiva di MinikƏ è come sublimata nel suo stesso brand che è tutto un menù e che traduce perfettamente l’orgoglio, la visione e la passione non solo di una famiglia e di una squadra ma dell’intera Calabria che, con le sue nuove generazioni, ambisce a riscrivere, anche attraverso l’esperienza enogastronomica, una narrazione più competitiva del proprio passato e del proprio presente.