Barbieri sposa il progetto Art Fabrique: moda e cucina per raccontare la Calabria non convenzionale
Dedicata alla moda trasversale e alla fotografia d’arte concettuale, la settima edizione della kermesse con i suoi abiti scultura si è fatta largo in luoghi abbandonati, restituendo emozioni, contenuti e suggestioni
ALTOMONTE – Contribuire a raccontare la Calabria dei luoghi non convenzionali e in modo differente, attraverso il linguaggio dell’arte e della moda che incontra quello dei sapori e delle produzioni autentiche. Raccogliere intorno ad un progetto ambizioso energie e sinergie per esportare fuori dai confini regionali l’immagine di una terra generosa di talenti, genio e cultura.
Nel condividere metodo ed obiettivi dell’evento Art Fabrique Calabria, Laura Barbieri si complimenta con il suo direttore artico, Stefania Sammarro, per il successo di pubblico ed adesioni fatto registrare dalla tre giorni itinerante che ha toccato le città di Cosenza e Montalto Uffugo. La Famiglia Barbieri ha partecipato, in particolare, alla tappa di Montalto, ospitata nel Chiostro di San Domenico.
«Dedicata alla moda trasversale e alla fotografia d’arte concettuale - riporta la nota -, la settima edizione della kermesse con i suoi abiti scultura si è fatta largo in luoghi abbandonati, restituendo emozioni, contenuti e suggestioni. Le stesse che vedono il progetto protagonista in queste ore alla Settimana della moda di Milano. Da sempre vicina ad iniziative come queste, l’esperienza imprenditoriale nel solco della responsabilità sociale che la contraddistingue ha inteso confermare la vicinanza al progetto attraverso la proposta enogastronomica identitaria, anch’essa una forma d’arte che emoziona a tavola, con il pecorino ed i fichi dottati ed peperoni cruschi».