La Faggeta Vetusta di Pollinello: un sistema forestale primordiale patrimonio dell'Unesco
Ad oggi sono 94 le faggete vetuste riconosciute nel mondo, 2 nel Pollino. Esse rappresentano un esempio eccezionale di foreste complesse, che offrono un ampio spettro di modelli ecologici e diversi tipi di faggi, in condizioni ambientali diverse
Proseguiamo il nostro viaggio attraverso i Marcatori Identitari Distintivi della Calabria del nord-est, con la rubrica che per tutta l'estate, ogni domenica, ci porterà alla scoperta di luoghi, tradizioni e personalità di spicco.
Questa settimana andremo alla scoperta di un sistema forestale unico, diventato patrimonio dell’Unesco: La Faggeta Vetusta di Pollinello.
La Faggeta Vetusta di Pollinello è un sistema forestale primordiale inalterato tra i pochi al mondo e il più a sud del Continente. Polmone verde incontaminato, per unicità biologica e storia ecologica è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco entrando a far parte della rete transnazionale delle “Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe”. In questo prezioso ecosistema di 80 ettari sul versante calabrese del Pollino, si distinguono i faggi Michele e Norman che con un’età di 620 anni ciascuno: sono i più antichi d’Europa. L’età dei titani è stata individuata grazie allo studio avviato dall’Università di Viterbo e dall’Ente Parco Nazionale del Pollino. Battezzati per onorare due personaggi che a cavallo tra l’800 e il ‘900 contribuirono, con il loro studio e la loro testimonianza, a valorizzare il patrimonio del Pollino: il celebre botanico napoletano Michele Tenore e lo scrittore scozzese George Norman Douglas, autore di una delle più affascinanti descrizioni dei luoghi del Pollino e della Calabria nel libro Old Calabria pubblicato nel 1915. * Nella relazione di valutazione WHC/21/44.COM/INF.8B2.ADD, che portò il sistema forestale ad essere riconosciuto come Patrimonio dell’Unesco, si legge: “il Pollinello conta 477,94 ha. Ad un'altitudine di 2.200 m, le condizioni ambientali estreme hanno portato a una struttura forestale complessa, che presenta storie di crescita individuali molto variabili, tra cui i faggi più antichi del mondo alcuni dei quali superano i 600 anni. La componente nominata è priva di tagli da 80 anni”. La Faggeta del Pollinello vegeta, infatti, in un contesto territoriale unico tra le cime del Pollino e del Dolcedorme, in simbiosi con il secolare Pino Loricato, e si estende fino a 2000 m di quota riuscendo, quindi, a resistere in condizioni climatiche e ambientali abbastanza estreme. In questa Faggeta, grazie alla collaborazione tra l’Università della Tuscia e l’Ente Parco Nazionale del Pollino, sono stati scoperti i faggi più vecchi d’Europa datati oltre 600 anni. Ad oggi sono 94 le faggete vetuste riconosciute dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale, suddivise in 18 Paesi, e solo in Italia ce ne sono 13 di cui 2 nel Parco Nazionale del Pollino. Esse rappresentano un esempio eccezionale di foreste complesse, che offrono un ampio spettro di modelli ecologici e diversi tipi di faggi, in condizioni ambientali diverse. Il faggio europeo ha resistito a ogni glaciazione dell’ultimo milione di anni, sopravvivendo a qualsiasi condizione climatica avversa, nella parte meridionale del continente europeo. Dopo l’ultima Era Glaciale, circa 11.000 anni fa, il faggio ha cominciato a espandersi dalle zone del sud fino a ricoprire ampia parte del continente europeo. **
* Proposta ufficiale di mappatura del Mid della Calabria depositata alla Regione Calabria
** parconazionalepollino.it