«Vogliamo una spesa sociale che sia uguale per tutti»
Il “no” di Ianni, segretario generale Cgil Cosenza, all’autonomia differenziata: «Noi chiediamo la difesa della scuola pubblica, il rafforzamento della spesa sociale nella sanità, nelle infrastrutture e nella difesa dell’Ambiente»
COSENZA - «L’autonomia differenziata voluta dal Governo Meloni impoverirà sempre di più la Sanità pubblica. Porterà a 20 sanità diverse, aumenterà i divari territoriali e favorirà la sanità privata che non tutti potranno permettersi. La salute non sarà più un diritto, ma una merce da acquistare».
È quanto afferma Massimiliano Ianni, segretario generale Cgil Cosenza.
«L’autonomia differenziata – spiega - farà sì che ogni Regione avrà una sua contrattazione e i contratti nazionali, quindi, non avranno più nessuna utilità. Nelle Regioni ricche i salari e gli stipendi saranno più alti. Il progetto di autonomia differenziata pregiudica il futuro del paese. Decentrare le funzioni significa legittimare il divario Nord Sud e cancellare i diritti che la Costituzione considera fondamentali. Un suicidio sociale che metterebbe in discussione la stessa idea di Repubblica».
«Noi chiediamo la difesa della scuola pubblica, il rafforzamento dell’istruzione a livello nazionale, il rafforzamento della spesa sociale nella sanità, nelle infrastrutture e nella difesa dell’Ambiente. Vogliamo una spesa sociale che sia uguale per tutti. Per questi motivi sabato 10 giugno scenderemo in piazza. All’appello lanciato dalla Cgil di Cosenza, dalla Cgil Pollino Sibaritide Tirreno, dall’Uil Cosenza e da diverse associazioni hanno già aderito tutti i partiti politici del centro sinistra, oltre 60 amministrazioni comunali, intellettuali, docenti universitari, giornalisti e tanti cittadini normali. Evidentemente si sta cominciando a capire quanto è pericoloso questo provvedimento» conclude.