Corigliano-Rossano, verso il superamento della baraccopoli di Boscarello
In arrivo una foresteria sociale a Palazzo Pendino, dal valore di 2,6 milioni di euro, per superare degrado e sfruttamento. Previsti posti letto dignitosi per i braccianti. Assessore Grillo: «Restituire dignità ai lavoratori agricoli»

CORIGLIANO-ROSSANO - Il prossimo martedì 22 luglio, alle ore 10, si terrà presso la Prefettura di Cosenza una riunione tecnica di coordinamento per affrontare il problema degli insediamenti abusivi dei lavoratori in agricoltura nel Comune di Corigliano-Rossano. L’incontro sarà presieduto dal Prefetto Maurizio Falco, Commissario Straordinario per il superamento degli insediamenti abusivi dei lavoratori agricoli, e vedrà la partecipazione dei rappresentanti della Regione Calabria, del Comune di Corigliano-Rossano, dell’INPS e dell’Ispettorato del Lavoro.
Nei giorni scorsi, infatti, la struttura del Commissario Straordinario ha siglato un importante accordo con l'Amministrazione comunale e la Regione Calabria per la realizzazione di posti letto destinati ai lavoratori agricoli, per un importo complessivo di oltre 2,6 milioni di euro, finanziati con fondi del PNRR.
L’intervento punta a garantire condizioni di vita dignitose ai lavoratori, superando gli insediamenti informali e contrastando fenomeni di sfruttamento, particolarmente diffusi in un territorio dove le attività agricole rappresentano un asse economico strategico, ma non privo di criticità legate al caporalato e alle infiltrazioni criminali.
Secondo quanto emerge, il progetto è finalizzato anche a chiudere definitivamente la tristissima parentesi della baraccopoli di località Boscarello, da anni simbolo di degrado e sfruttamento, dove centinaia di braccianti vivono in condizioni precarie, senza servizi essenziali e spesso in balia di circuiti illegali di reclutamento.
«Con questo progetto - sottolinea l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Corigliano-Rossano, Marinella Grillo - vogliamo restituire dignità a chi lavora nei nostri campi, superando finalmente gli insediamenti informali e contrastando ogni forma di sfruttamento, soprattutto nei confronti delle donne e delle persone più fragili. La foresteria sociale che nascerà a Palazzo Pendino sarà un presidio di accoglienza, inclusione e giustizia, con servizi concreti e integrati che parlano al territorio e ne intercettano i bisogni reali. È un passo importante verso un modello di comunità solidale, sostenibile e rispettosa dei diritti di tutti.»
Il progetto si inserisce in una visione complessiva di giustizia sociale e dignità del lavoro, in piena coerenza con i principi ispiratori del PNRR: sostenibilità ambientale, innovazione, inclusione e coesione territoriale.