Spalmare la Nutella sul croccante e delizioso pane di Cerchiara di Calabria, cosa c'è di meglio?
Offrire un viaggio nel gusto: è questa l’idea che anima il progetto della Ferrero “Pane e Nutella” che ha inserito tra i pani regionali più rappresentativi della tradizione gastronomica italiana il pane di Cerchiara e la pitta calabrese
CERCHIARA DI CALABRIA - Offrire un viaggio nel gusto e nelle tradizioni italiane, alla scoperta della ricchezza e della varietà dei pani regionali presenti nel nostro Paese, nonché raccontare l’arte e la maestria dei panificatori italiani. È l’idea che anima il progetto “Pane e Nutella” promosso dal più conosciuto dei prodotti della Ferrero che prende spunto dai contenuti realizzati dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Il dipartimento di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, attraverso un’accurata ricerca, ha mappato e approfondito le caratteristiche dei pani regionali più rappresentativi della tradizione gastronomica italiana e tra le oltre 200 varietà presenti nel nostro Paese ha inserito anche il pane di Cerchiara, famoso per la sua gobba (o rasella), e la pitta calabrese, riconoscibile per la sua forma tonda con il buco accentuato.
Lo studio ha permesso di scoprire e raccontare le origini di ciascun pane selezionato, le tradizioni ad esso legate e le caratteristiche che lo contraddistinguono. I pani selezionati sono stati inseriti nel sito Nutella Italia in un’apposita sezione dedicata al progetto che è oggetto di una campagna di comunicazione promossa da Ferrero sull’intero territorio nazionale, al fine di promuovere e valorizzare i diversi pani.
Soddisfatti gli amministratori di Cerchiara di Calabria che da sempre attenti alla promozione del territorio hanno inteso fin da subito aderire pienamente all’iniziativa accademica portata avanti dall’università di Pollenzo attraverso la concessione dell’utilizzo del marchio e la predisposizione di materiale da utilizzare per l’iniziativa che ha valenza nazionale e «porterà maggior visibilità all’eccellenza culinaria del nostro territorio – hanno spiegato – praticata da maestranze qualificate che da anni tengono alto il nome del nostro borgo».
(Fonte Vincenzo Alvaro – abmReport)