La "Pitta Contadina" è lo street food che fa impazzire i calabresi del Pollino
Un tradizionale pane calabrese a forma di ciambella schiacciata: la pitta è grande protagonista sul banco di Filomena a Castrovillari, spesso farcita con gustose ricette della tradizione contadina
CASTROVILLARI - Un tradizionale pane calabrese a forma di ciambella schiacciata: la pitta è grande protagonista sul banco della Pizzeria Da Filomena di CastrovillarI, spesso farcita con gustose ricette contadine.
«Questo antichissimo prodotto da forno - si legge nella nota - viene venduto nei panifici e nelle botteghe della regione e viene preparato, a volte, anche in casa. Una specialità di rilievo, che è stata recentemente celebrata da Nutella in un progetto promosso in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che descrive alcune varietà regionali di pane da abbinare alla nota crema spalmabile.
La Pizzeria Da Filomena ha introdotto la pitta calabrese sul banco da circa tre anni, semplice o ripiena: un prodotto molto diffuso anche nei paesi vicini a Castrovillari. Per la pitta Filomena Palmieri e Giuseppe Di Gaetani realizzano un impasto ad alta idratazione, soffice e croccante: un pane scioglievole, che si conserva a lungo. L’impasto riposa per circa 36 ore, tra maturazione e lievitazione e viene cotto a temperature non aggressive. La ciambella di pane può essere acquistata intera (da mezzo chilo) o come un panino imbottito.
Nelle case di Castrovillari è usanza riempire la pitta con un po’ di ricotta calda o, semplicemente, con alcune fette di mortadella. In Calabria la pitta viene farcita con ingredienti diversi, che cambiano a seconda delle zone. Filomena e Giuseppe puntano su ricette gustose, ispirate spesso alla tradizione contadina, come la parmigiana bianca di zucchine, la tradizionale parmigiana di melanzane, la ciambotta (un piatto tipico di verdure stagionali stufate in padella), la “cotoletta” di ricotta e i peperoni arrostiti, uova strapazzate e peperoni, broccoli e salsiccia o patate ‘mbacchiate. Uno street food tutto calabrese, quindi, perfetto per la pausa pranzo, per la merenda a scuola o per uno spuntino, che un tempo i contadini si portavano per affrontare la giornata di lavoro in campagna».