Parchi Marini lanciano un progetto pilota per un circuito di servizi turistici sostenibili
Il Dg Greco: «Differenziare la proposta per integrare il target»

CATANZARO– L'Ente Parchi Marini Regionali (EPMR) della Calabria ha attivato una procedura per raccogliere adesioni e proposte finalizzate alla creazione di pacchetti turistici eco-sostenibili e per promuovere, intercettando target diversi di visitatori in periodi diversi dell’anno, la fruizione dei patrimoni dei Parchi Marini Regionali e delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC). L'obiettivo non è e non potrebbe essere quello di spostare su altre stagioni dell’anno le presenze attualmente concentrate nel periodo estivo, ma quello di contribuire al più ampio ed articolato percorso di costruzione valoriale di una destinazione esperienziale e multi-tematica regionale, integrando con le attuali tutte le altre proposte possibili di visitatori con interessi diversi, sfida strategica e complessa sulla quale da tempo sta lavorando il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
A ribadire la missione sottesa alle diverse azioni messe in campo dall’EPMR Calabria è il Direttore Generale Raffaele Greco, informando che dal 28 giugno scorso sul portale dell'Ente è attivo, in questa precisa direzione, un form (https://www.parchimarinicalabria.it/circuito-dei-servizi-turistici-sostenibili) dedicato a chiunque voglia partecipare al progetto pilota per la costituzione del Circuito dei Servizi Turistici Sostenibili. L'iniziativa è rivolta a tutte le strutture e attività economiche che operano nei territori e in prossimità dei sei Parchi Marini Regionali e nelle 28 ZSC gestite dall’Ente.
«Il percorso, avviato lo scorso anno e ora riproposto con un'impostazione rinnovata – sottolinea – prevede il censimento di strutture e servizi turistici attraverso specifiche schede di settore. Queste – spiega – permetteranno di individuare gli operatori che rispondono a precisi criteri di eco-sostenibilità, allineandosi alla visione dell'Ente verso un turismo più responsabile e di qualità. Dopo un'attenta selezione, verranno creati dei veri e propri pacchetti turistici che l'EPMR presenterà in fiere nazionali e internazionali, anche attraverso agenzie e tour operator, con l'obiettivo primario di attrarre visitatori interessati ad altre declinazioni identitarie della penisola calabrese»
«Ovviamente – precisa – questo progetto è concepito per essere inclusivo. Le strutture che inizialmente non soddisfaranno tutti i requisiti non verranno escluse, ma accompagnate in un percorso di miglioramento per poter ripresentare la propria candidatura in futuro. Questa logica di accompagnamento si ispira a modelli di successo come quello introdotto dalla FEE per la Bandiera Blu, dove i comuni vengono supportati nel raggiungimento degli standard richiesti».
L'iniziativa punta a privilegiare le strutture aperte tutto l'anno, incentivandone lo sforzo e premiando chi contribuisce ad evitare concentrazione su un unico e solo target turistico, segnatamente quello balneare. È importante intercettare visitatori con interessi diversi in tutti e 12 i mesi dell’anno, garantendo quindi una fruizione anche più equilibrata di oggi del territorio e prevenendo il rischio di inquinamento e sovraffollamento delle aree più sensibili. In questa fase, abbiamo già avviato la condivisione delle domande di censimento con Comuni, Federalberghi e Pro Loco, garantendo la massima diffusione delle informazioni per raggiungere il maggior numero possibile di servizi interessati. Una volta raccolte le candidature, l'Ente organizzerà eventi dedicati all'interno degli stessi parchi e nelle zone speciali.
«Un inciso importante – chiarisce – è che questo progetto non è solo destinato ai territori strettamente confinati all'interno dei parchi ma anche a quelli che, pur non rientrando direttamente, offrono attrazioni di rilievo e servizi in linea con gli obiettivi del circuito».
Il Circuito dei Servizi Turistici Sostenibili è un percorso più rapido rispetto alla Certificazione Europea per il Turismo Sostenibile (CETS), che è un processo quinquennale.
«Sebbene siano iniziative distinte – scandisce il Direttore Generale – esse convertono verso lo stesso obiettivo di un turismo attento alla sostenibilità. Nelle schede di adesione è infatti presente una sezione dove si spiega che questo percorso può sfociare anche nella CETS, fungendo da ponte per le strutture che vogliano intraprendere un percorso più strutturato. Coloro che verranno selezionati riceveranno un marchio di qualità e faranno parte di un circuito riconosciuto, entrando così a pieno titolo in una rete virtuosa».
Questo censimento rappresenta una tappa fondamentale, quasi come un processo da Bandiera Blu per i servizi, dove le strutture si candidano, vengono controllate e inserite in un elenco basato su criteri chiari: apertura stagionale, conoscenza delle lingue, attenzione alla sostenibilità.
«È fondamentale che le strutture percepiscano il desiderio di entrare in questa rete di eccellenza, riconoscendone i vantaggi tangibili, come la possibilità di attrarre turisti anche fuori stagione e – conclude Raffaele Greco - garantire un servizio di qualità superiore in ogni periodo dell'anno».