Idrogeno per l’Enel di Sant’Irene, Flavio Stasi: «Possibilità di rilancio per il territorio»
Il primo cittadino di Corigliano-Rossano: «Leggere interviste di autorevoli docenti universitari conferma che l'intuizione era quella giusta»
«La svolta ad idrogeno per il sito Enel di Sant'Irene, alla quale abbiamo lavorato molto, sta aprendo scenari importanti di rilancio complessivo del territorio in chiave totalmente sostenibile». Flavio Stasi non nasconde la sua soddisfazione per una delle opere che potrebbero portare ad un cambio di rotta per l’intera sibaritide.
«Stiamo lavorando per concretizzare una prospettiva importante: incrociare questo progetto alle gare regionali in corso per l'acquisto di treni ad idrogeno che possano finalmente realizzare quella mobilità sostenibile che il nostro territorio merita».
«Istituire delle linee ad idrogeno che colleghino le principali aree urbane della Provincia, Corigliano-Rossano e Cosenza, oppure le due principali città ioniche, Corigliano-Rossano e Crotone (tenendo conto anche dell'aeroporto), potrebbe essere il primo passo per una svolta reale nei collegamenti della città. Inoltre sull'idrogeno credo sia necessario costruire un polo di ricerca nei locali attualmente dismessi della centrale, già messi in sicurezza».
«Sono certo che – scrive su Facebook - lavoreremo in sinergia con tutte le altre istituzioni coinvolte, raggiungendo risultati comuni importanti. Abbiamo già richiesto ad Enel la demolizione delle torri-ciminiere che partirà all'inizio del 2024 nonchè il rilascio delle aree necessarie e la progettazione del lungomare, una idea che si incrocia con le opere complementari che abbiamo ottenuto da Anas per la 106. Insomma, in pochi anni abbiamo lavorato tanto e parlato poco, e letteralmente rivoluzionato gli scenari di due temi, la centrale e la 106, che erano senza alcuna prospettiva da decenni. Il futuro del territorio si costruisce così».