Mi 'ndujo, lo street food calabrese doc conquista Vanity Fair
L'articolo pubblicato sulla rivista internazionale spopola e il direttore di Otto Torri sullo Jonio, Lenin Montesanto riserva al "Panino Sanizzo" made in Calabria il riconoscimento di prodotto anti-oicofobia
CORIGLIANO-ROSSANO – «Io scelgo Mi 'ndujo perché», esordisce così Lenin Montesanto, direttore di Otto Torri sullo Jonio, in un post promosso sui social dell'Associazione europea che rilancia l'articolo di Vanity Fair dedicato all'esperienza imprenditoriale calabrese (https://bit.ly/3PXOino).
Io scelgo Mi 'ndujo perché - nella penisola di montanari oicofobici (la Calabria!), in cui sui lidi d'estate (e sempre) ti accolgono purtroppo con i gamberoni argentini o col peggiore salmone allevato nelle sue stesse feci, servito in piatti quadrati (assenti nella nostra tradizione), coperti di finta rucola plastificata (invece ad esempio della portulaca) e con le immancabili, patetiche e frustrate decorazioni di finto aceto balsamico (ovviamente della limitrofa Modena!).
Nella seconda regione italiana per produzione olivicola (la Calabria!) in cui se chiedi dell'extravergine territoriale di qualità, seduti ad un tavolo di ristorante o di una trattoria o di una pescheria ti consegnano al massimo improbabili quanto illegali ampolle di presunti oli locali malandati (di cui manco i titolari sanno dirti nulla) o addirittura inguardabili bustine monodose di olio (?) che non si sa come è fatto e soprattutto da dove viene.
Nella terra delle clementine e dei mandarini, delle patate della Sila, del pecorino crotonese e della squisita ed antichissima vacca podolica (la Calabria!), in cui se vai in un lido o in bar (in qualsiasi stagione) non hanno spremuta di nulla e ti propongono solo bibite chimiche multinazionali e, se chiedi carni, le hanno di tutte le regioni del mondo, ma proprio di tutte, tranne della Calabria, ovviamente con le immancabili scaglie di Parmigiano (intoccabile a queste latitudini!).
In quest'angolo del Mediterraneo in cui ci si continua a vergognare di essere calabresi (#oicofobia), soprattutto a tavola e soprattutto nella ristorazione, soprattutto con ospiti e viaggiatori.
Io scelgo Mi 'ndujo perché - i suoi panini veloci ma di qualità (questa la vera sfida), icone della nostra straordinaria biodiversità, mi restituiscono l'orgoglio della mia storia, la forza della mia identità e l'unica visione possibile del nostro futuro. Complimenti, bravi e grazie.
(fonte comunicato stampa)