Ferragosto dall'antica Roma al ventennio fascista, una festa tutta italiana
L'origine si deve ad Ottaviano Augusto che ideò la festa per celebrare i contadini e la fine dei lavori nei campi. Ma solo durante il fasciscmo il 15 agosto assume i colori di festa così come la conosciamo oggi
CORIGLIANO-ROSSANO – Una delle feste più popolari e attese dal popolo italiano, quella di ferragosto, ha origini antichissime e difficilmente si potrebbe pensare che è nata da un’idea avuta dal primo e grande Imperatore romano Ottaviano Augusto, da cui è derivato anche il nome.
Infatti la parola ferragosto deriva dal latino feriae Augusti, riposo di Augusto, che dà origine anche al nome dato al mese che segnava il periodo di vacanze e riposo per i contadini, in vista dei Consualia, i festeggiamenti dedicati a Conso il dio della terra e della fertilità.
Nata nel 18 a.C. come festa pagana, era celebrata il 1° agosto ma si estendeva per tutto il mese in cui il giorno clou era il 13, giorno dedicato alla dea Diana.
Di seguito la festa del 15 agosto è stata assimilata dalla chiesa cattolica, intorno al VII secolo, sulla scia delle celebrazioni dell'Assunzione di Maria, festività che è stata fissata a ferragosto. Tale dogma con cui si stabilisce che la Vergine Maria sia stata assunta, cioè accolta, in cielo sia con l'anima sia con il corpo, è stato riconosciuto come tale solo nel 1950.
Ma la festa di ferragosto si affaccia nel mondo contemporaneo così come la conosciamo oggi durante il ventennio fascista, quando si iniziò a trascorrere “fuori porta questa calda giornata” in cui i lavoratori erano in ferie e potevano godersi le vacanze con la famiglia serenamente lontano da casa. Addirittura nel 1931 le ferrovie dello Stato idearono “Treni popolari speciali” con tariffe agevolate per permettere agli italiani di spostarsi e festeggiare al meglio il Ferragosto italiano.