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Soppressione giudice di pace, il comune di Oriolo alza le barricate

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ORIOLO - ’Amministrazione Comunale di Oriolo si oppone fortemente alla richiesta, pervenuta del Presidente del Tribunale di Castrovillari, riguardo alla soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Oriolo. Contro questa decisione il sindaco Simona Colotta è pronta ad alzare le barricate.

La richiesta di soppressione dell'ufficio giudiziario sarebbe motivata da una contrazione del flusso dei contenziosi che si è registrato da giugno 2020 a giugno 2021.

«Dal nostro punto di vista - scrive la sindaca - questa contrazione non si è verificata poiché 164 iscrizioni civili, nel suddetto periodo, non sono affatto da considerare numeri esigui bensì pienamente giustificati e congrui rispetto alla popolazione ed al territorio serviti». Nei numeri, in realtà, una contazione ci sarebbe stata ma è da riferirsi ad un dato globale e nazionale dettato dalla Pandemia. «Per la normativa di urgenza, dovuta all’epidemia da Covid-19 - ricorda Simona Colotta - molti termini processuali sono stati, infatti, prorogati causando inevitabilmente una riduzione dei flussi giudiziari in tutti i tribunali d’Italia e quindi di riverbero anche nelle Preture e negli uffici di Giudice di Pace».

Inoltre il Comune di Oriolo nel marzo 2020 ha visto istituita la zona rossa a causa di un focolaio di Covid 19 che ha interessato anche gli amministratori comunali, costituendo ulteriore deterrenza a recarsi anche per lavoro nel nostro Comune. «Riteniamo pertanto - precisa il primo cittadino oriolese - che una valutazione di tal genere non possa essere determinante proprio per la fase pandemica a livello nazionale, peraltro non ancora definitivamente conclusa».

Intanto, l’Amministrazione Comunale si è attivata immediatamente. Oltre a scrivere al Ministro della Giustizia ed interessando l’Ordine degli Avvocati di Castrovillari ha fatto richiesta di un incontro urgente al Presidente del Tribunale di Castrovillari, Massimo Leto. «La ferma opposizione a tale richiesta di soppressione - si legge ancora nella nota - è condivisa anche dai Comuni di Alessandria del Carretto, Canna, Nocara, Castroregio, e Montegiordano attraverso rispettive delibere di opposizione». Il Giudice di Pace di Oriolo rappresenta, infatti, un importante presidio di legalità per il territorio con un bacino di utenza che afferisce ad altri cinque Comuni costituenti un perimetro giudiziario individuato dal Ministero della Giustizia. Tutti comuni montani, con scarsa viabilità e servizi pubblici di collegamento quasi inesistenti, condizioni climatiche invernali ove persiste neve e nebbia per molti mesi all’anno, nonché popolazioni residenti costituite per lo più persone da anziane, ultrasettantenni.

«L’eliminazione del Giudice di Pace di Oriolo - denuncia la sindaca - significherebbe sopprimere un presidio di legalità in un territorio ove è presente anche una locale Stazione dei Carabinieri, e quindi fondamentale ausilio in un territorio già martoriato dalle carenze di infrastrutture e, contestualmente, aggravare la tutela dei diritti dei cittadini, che dovrebbero coprire maggiori distanze per raggiungere altri Uffici, percorrendo viabilità impervie. Nondimeno la soppressione di questo importante presidio significherebbe sminuire il Protocollo d’Intesa sottoscritto nel mese di dicembre 2021 intervenuto tra Regione Calabria, Comune di Oriolo e Tribunale di Castrovillari, proprio nella persona del Presidente Massimo Leto, per l’apertura dell’Ufficio di Prossimità».

Il Comune di Oriolo, inoltre, provvede al mantenimento, a proprie spese, dell’ufficio del Giudice di Pace, mettendo a disposizione l'immobile di proprietà comunale, ed assumendosi l’onere delle spese per il funzionamento e per l’erogazione del Servizio di Giustizia, contribuendo anche al fabbisogno di personale amministrativo, necessario a coprire la dotazione organica di detto Ufficio.

«Personale - ricorda ancora Colotta - che è ormai formato per svolgere al meglio la propria attività presso l’Ufficio, dato atto che le richiamate “difficoltà di gestione incontrate dal Comune di Oriolo”, non sono mai state riscontrate e, comunque, mai manifestate. L’Amministrazione Comunale, pertanto, esprime una forte opposizione, con forza e determinazione, contro qualsiasi eventuale provvedimento di soppressione del Giudice di Pace di Oriolo, in quanto - conclude la nota - creerebbe esclusivamente disagio alla popolazione, con contrazioni e abolizioni di servizi che di fatto mortificano, umiliano e contribuiscono al declino delle aree interne già, per altri versi penalizzate, con gravi danni al territorio e all’economia».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.