5 ore fa:Tradizione, comunità, meraviglia: nel cuore di Rossano prende vita il Natale identitario | VIDEO
8 ore fa:Centri Pubblici per la Procreazione Medicalmente Assistita in Calabria, Uva: «Progetto strategico per contrastare denatalità»
7 ore fa:Finanziaria 2026, FdI rilancia sul fronte scuola: «Più risorse, più diritti, più tutele»
9 ore fa:Black Friday e rincari natalizi, Colamaria (UdiCon): «Serve più tutela per i consumatori»
6 ore fa:Bonus affitti, Scutellà (M5s): «Famiglie dimenticate e zero pianificazione»
6 ore fa:Musica e poesie sotto l'albero, domani un magico appuntamento a "Porta Celeste"
8 ore fa:Schiavonea, l’auto abbandonata sul lungomare che nessuno vede
5 ore fa:Corigliano Calcio, tre punti d'oro: 2-0 al Real Trebisacce
7 ore fa:Negato il diritto alla mobilità, Lampare: «Tornare in Calabria per Natale è un lusso»
9 ore fa:Cemento sulla pista di atletica del Brillia, Caputo (FdI) attacca il Comune: «Impianto stravolto»

Caporalato e appalti truccati: la Guardia di Finanza smantella rete interregionale dello sfruttamento | VIDEO

1 minuti di lettura

CASTROVILLARI – C’è anche Castrovillari tra i territori coinvolti nella maxi operazione “Stella Verde” condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Biella e coordinata dalla Procura della Repubblica biellese.

L’inchiesta, che ha portato a cinque indagati e a 19 perquisizioni in otto regioni italiane, ha interessato anche il territorio del nord-est della Calabria, dove i finanzieri hanno eseguito controlli e acquisizioni di documenti in imprese e cantieri operanti sul territorio.

Secondo gli investigatori, si tratterebbe di un sistema di sfruttamento del lavoro straniero e gestione irregolare di appalti pubblici. L’inchiesta nasce da una denuncia presentata da un operaio maghrebino, rimasto gravemente ferito nel dicembre 2024 mentre lavorava nel cantiere della diga dell’Ingagna a Mongrando, in Piemonte. Dopo quell’incidente, l’uomo aveva deciso di raccontare le condizioni disumane di lavoro sue e di altri connazionali: turni estenuanti, assenza di tutele, paghe arbitrarie, minacce e violenze in caso di protesta.

Le indagini hanno poi tracciato ramificazioni dell’organizzazione anche nel Sud Italia, in particolare in Calabria, dove alcune imprese — secondo le prime ipotesi — avrebbero avuto ruoli operativi o di supporto logistico nel reclutamento della manodopera e nella gestione amministrativa dei lavoratori impiegati nei cantieri del Nord.

Anche a Castrovillari, i militari della Guardia di Finanza hanno effettuato perquisizioni in sedi aziendali e abitazioni private, sequestrando materiale informatico e documentale utile a ricostruire i legami economici tra le ditte coinvolte e i cantieri pubblici oggetto d’indagine.

Il Tenente Colonnello Davide Battaglini, responsabile operativo del Nucleo di Biella, ha sottolineato come il fenomeno dello sfruttamento lavorativo e dei subappalti illeciti rappresenti «una piaga economica e sociale che colpisce anche i territori più periferici, alimentando concorrenza sleale e precarietà».

La Procura di Biella ha ricordato che, in questa fase, gli indagati restano presunti innocenti fino a eventuale condanna definitiva. Ma l’inchiesta apre uno squarcio inquietante anche sul tessuto produttivo calabrese, dove si riaffaccia il tema dell’infiltrazione dell’economia irregolare nei settori dell’edilizia e dei lavori pubblici.

Un’indagine che riporta l’attenzione su tutto il comprensorio della Sibaritide-Pollino, sempre più crocevia di dinamiche complesse tra legalità, mercato del lavoro nero e grandi commesse.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.