Laghi di Sibari, gli allevamenti di cozze dovranno essere ridimensionati: sono irregolari
Ordinanza del sindaco Papasso per i titolari delle concessioni che ora dovranno apportare le modifiche dopo i controlli effettuati dalla Polizia municipale
CASSANO JONIO - Dai controlli disposti dalla polizia locale – guidata dall’architetto Anna Maria Aiello – è emerso che l’area dei laghi di Sibari attualmente destinata e utilizzata per la coltivazione in acqua di cozze è di diverse miglia di metri quadri più grande rispetto alla dimensione prevista di 2mila metri quadrati.
Le verifiche degli agenti della municipale e degli uffici comunali hanno messo in luce l'irregolarità. Una discrepanza che ora dovrà essere sanata sia dalla società “Fago ittica tarantino”, società che detiene la concessione di un impianto di allevamento di molluschi bivalvi nel complesso nautico sibarita, sia dalla “Casa Bianca Group”, società che, invece, detiene i diritti di gestione degli specchi d’acqua su cui poggiano case e darsene dei Laghi di Sibari.
La discrasia è emersa chiaramente confrontando i dati della scia e le controdeduzioni presentate dalla cooperativa “Fago ittica tarantino” rispetto quelli emersi dai rilievi ortottici e dai controlli effettuati nel corso di un sopralluogo di inizio febbraio effettuato dal personale congiunto sia dell’ufficio dell’area “urbanistica - edilizia privata” e sia dagli istruttori della polizia locale del comune cassanese.
«Rilevata l’irregolarità – ha spiegato il sindaco Gianni Papasso – sia il responsabile del procedimento che il responsabile dell’urbanistica hanno emesso l’ordinanza di rimozione del superfluo». Il sindaco già in una precedente riunione con imprenditori, associati, pescatori, residenti e associazioni operanti nei laghi aveva anticipato come dai controlli agli impianti di coltivazione di cozze negli specchi d’acqua antistanti alle darsene erano venute fuori delle situazioni incresciose, veri e propri abusi sui quali sarebbero continuati gli accertamenti che oggi sono arrivati a conclusione e i quali dovranno essere sanati sia per il ripristino del decoro pubblico sia della stessa legalità.
L’ordinanza è stata notificata anche alle forze dell’ordine presenti sul territorio affinché operino per quanto di loro competenza.