Castrovillari, successo di pubblico per il Rural Food Festival
Un percorso stupendo, durato cinque giorni e che ha visto diversi eventi, alla scoperta dei “sentieri del gusto”, quelli improntati sui prodotti tipici e le eccellenze identitarie del Pollino
CASTROVILLARI - Un percorso stupendo, alla scoperta dei “sentieri del gusto”, quelli improntati dai prodotti tipici e dalle eccellenze identitarie. Tanti partecipanti e visitatori entusiasti che hanno partecipato ai diversi eventi.
32 cantine coinvolte e 25 produttori agricoli, attraverso le visite a questi scrigni d’eccellenza (e ad altri) appartenenti al Territorio; varie degustazioni; 9 visite dedicate ai bambini per conoscere antiche metodiche, imprescindibili, per elaborare manufatti di qualità espressione della tradizione culinaria; sei laboratori didattici, incontri mirati, per non parlare delle coinvolgenti lezioni in presa diretta impartite da esperti di settore e rivolte al pubblico per far comprendere come armonizzare e cucinare le squisitezze offerte dalla Terra, o ancora rappresentati nei convivi ed eventi guidati e impreziositi da chef nonché da interpreti appassionati del made nel Pollino.
Questi, in sintesi, i cinque giorni del Rural Food Festival, il festival che si è svolto a Castrovillari, grazie a una idea dell’Amministrazione comunale, finanziata dalla Regione, patrocinata dal Parco, dal Gal, dalla CIA, Coldiretti e sostenuta dalle Condotte Slow food Magna Grecia-Pollino- Valle del Mercure nonché dai contributi di Gas Pollino, Aci di Cosenza, GLF e dalla partecipazione dei Comuni di Frascineto, Civita, Saracena, Morano Calabro e Mormano.
«Alla base del progetto – ricordano il Sindaco, Domenico Lo Polito, e l’Assessore al Turismo, Ernesto Bello, che per l’ente ha accompagnato la predisposizione del programma-, la volontà di realizzare luoghi di aggregazione, scambio di saperi e crescita personale attraverso dialogo e trasferimento di conoscenze da parte dell’intera comunità locale e territoriale».
Recuperare i prodotti tipici locali ed i manufatti che li rendono unici, proporre ai turisti una nuova accoglienza fatta di riscoperta del territorio e delle sue tradizioni.
Da qui la scelta, di valorizzare l’agricoltura a filiera corta proveniente dalle fattorie e dalle aziende del territorio.
«È stata l’occasione per riaffermare - affermano gli amministratori-, la salubrità della dieta mediterranea, combinata alle biodiversità del territorio, alla qualità dell’intero settore agroalimentare e all’unicità degli ambienti naturalistici esistenti».
«Fattori di eccellenza per il made in Pollino- rilanciano ancora convinti Lo Polito e Bello - che vogliamo promuovere per la ripartenza già in atto. Ecco perché gastronomia e tradizione sono le peculiarità che connoteranno sempre più questo evento, con i prodotti tipici della nostra Terra, occasioni per ritrovare il ‘gusto’ di mangiare in compagnia, un viaggio all’insegna del buon cibo e della riscoperta di sapori unici. È anche questo il contributo dei Centri montani per la costruzione del bene e della crescita comune».