Allarme West Nile, FdI: «Calopezzati resta al palo» ma intanto arriva la comunicazione del Sindaco
Il Circolo di Fratelli d’Italia lancia un appello all’Amministrazione: «La salute pubblica è a rischio». Pochi minuti fa la conferma di Giudiceandrea: non farà la disinfestazione

CALOPEZZATI - Il virus West Nile torna a far paura. I recenti decessi registrati in Campania e nel Lazio, uniti a un’impennata di nuovi casi – ben 16 accertati solo dal 28 luglio ad oggi – stanno innalzando l’allerta sanitaria in diverse regioni italiane. Le autorità, sia sanitarie che istituzionali, si mobilitano per contenere la diffusione del virus veicolato dalle zanzare. Eppure, in questo quadro preoccupante, il Comune di Calopezzati risulta essere l’unico della costa ionica cosentina a non aver ancora messo in atto alcuna misura di disinfestazione.
A denunciarlo è il circolo locale di Fratelli d’Italia “Giuseppe Tatarella”, che con un comunicato durissimo chiama in causa l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuceandrea, accusata di "grave omissione" e di "inaccettabile inerzia", sottolineando come da ben quattro anni non venga effettuata alcuna operazione di disinfestazione sul territorio comunale.
«Non è allarmismo, è buon senso – scrivono i responsabili del circolo –. Non si tratta di politica, ma di dovere civico. Le autorità sanitarie hanno indicato chiaramente cosa fare. Chi amministra ha il compito inderogabile di agire».
Il riferimento è alle indicazioni del Ministero della Salute, della Regione Campania, delle Aziende Sanitarie Locali e alla recente circolare del Prefetto di Napoli, Michele di Bari, che richiama i sindaci all’adozione urgente di misure straordinarie di disinfestazione, sia larvicida che adulticida, soprattutto in aree verdi, parchi, caditoie e ristagni idrici.
Anche gli esperti confermano l'urgenza. Il professor Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva all’Università di Milano, rassicura sulla bassa letalità del virus – circa un decesso ogni mille contagi – ma avverte: «Il rischio è reale per i soggetti fragili e l’aumento delle temperature favorisce la diffusione delle zanzare infette. È fondamentale agire subito con le disinfestazioni. Nel frattempo, gli altri Comuni costieri della zona si stanno muovendo: Crosia ha effettuato la disinfestazione il 24 luglio, Pietrapaola l’11 giugno, Cariati il 25 e 26 giugno E Corigliano-Rossano ha completato due fasi, l’ultima terminata l’11 luglio, e ha avviato la terza il 29 luglio, in corso fino all’8 agosto»
Calopezzati, secondo Fratelli d’Italia, rimane ferma. «Un dato che desta sgomento – scrive il circolo di FdI –. Già dai primi giorni di agosto il borgo marino sarà invaso da migliaia di turisti, molti dei quali provenienti proprio da Lazio e Campania, le due regioni in cui si sono verificati contagi e decessi. Non effettuare disinfestazioni in queste condizioni è un atto irresponsabile».
Il circolo conclude con un appello «fermo, accorato e intransigente": si proceda immediatamente con una disinfestazione massiccia e completa su tutto il territorio comunale. La tutela della salute collettiva non può più attendere. Il tempo è finito. Ora servono risposte. Immediate. Concrete. Responsabili».
Intanto, dal comune fanno sapere, come ormai è noto che, da quattro anni, non vengono più eseguiti interventi di disinfestazione adulticida contro le zanzare. Questa scelta non è frutto di trascuratezza, ma di una valutazione scientifica e ambientale precisa, coerente con le migliori pratiche nazionali ed europee e come suggerito dai più importanti virologi italiani.
«Perché non si fa più la disinfestazione adulticida nei mesi estivi? Questo genere di interventi – spiega il sindaco di Calopezzati, Antonello Edoardo Giudiceandrea – prevedono la diffusione nell’ambiente di insetticidi per uccidere le zanzare adulte e sono ormai riconosciuti come inefficaci sul medio-lungo termine oltre ad essere dannose per l’ambiente e la salute umana. E questo perché, come riferiscono esperti come Bassetti, Crisanti e Pregliasco, non eliminano le larve, per cui le zanzare tornano in breve tempo, spesso più numerose di prima. Inoltre, la disinfestazione estiva è altamente tossica per le api, farfalle e altri insetti impollinatori, essenziali per la biodiversità e l’agricoltura. Tra l’altro danneggia i predatori naturali delle zanzare, alterando l’equilibrio dell’ecosistema urbano e possono avere effetti nocivi sulla salute umana, soprattutto per bambini, anziani e soggetti fragili».
«Numerosi studi, tra cui quelli pubblicati dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), confermano che l’uso indiscriminato di adulticidi in aree urbane comporta rischi ambientali e sanitari significativi», sottolinea ancora Antonello Edoardo Giudiceandrea.
«La lotta alle zanzare non si vince con i veleni – conclude il sindaco di Calopezzati – ma con la conoscenza, la prevenzione e la responsabilità collettiva. Ogni cittadino può contribuire, evitando i ristagni d’acqua, segnalando le criticità e sostenendo un modello di convivenza sostenibile con l’ambiente. Scegliere di non utilizzare adulticidi significa tutelare la salute pubblica, la biodiversità e garantire un ambiente urbano più sano per le future generazioni».