L’art.177 del Codice degli Appalti è contrario alla Costituzione, Sindacati: «Vittoria non scontata»
«La sentenza della Corte costituzionale mette definitivamente fine a un pericolo per gli addetti ai lavori dei Settori Elettrico e Gas-Acqua e mette in salvo il sistema Paese nel suo complesso»

CATANZARO - «Abbiamo atteso qualche giorno prima di scrivere un comunicato per la sentenza della Corte costituzionale sull’art.177 del codice degli appalti. Lo abbiamo fatto perché vittorie così importanti meritano di essere ben assimilate per coglierne pienamente l’essenza. E dunque le parole che avremmo scritto sulle ali dell’entusiasmo, oggi sono più pacate ma certamente più profonde».
È quanto si legge in una nota stampa congiunta delle Segreterie Regionali e Territoriali Filctem Cgil Flaei Cisl Uiltec Uil.
«Affermare che la sentenza della Corte costituzionale metta definitivamente fine ad un pericolo, - continuano - non solo per gli addetti ai lavori dei Settori Elettrico e Gas-Acqua, ma metta in salvo il sistema Paese nel suo complesso e tutti i Cittadini al riparo da scenari sociali ed economici nefasti, rappresenta una verità inconfutabile. La Calabria ha visto le punte di maggiore evidenza, nella lotta di questi anni, nei due scioperi con relativi presidi, dove la presenza delle Lavoratrici e Lavoratori in abiti da lavoro è stata significativa e partecipata. E poi l’importante Attivo Unitario dei Quadri e Delegati Calabresi alla presenza dei Segretari Nazionali di Filctem, Flaei e Uiltec, delle Confederazioni Regionali di Cgil Cisl e Uil e della Deputazione Calabrese firmataria di emendamenti e delle proroghe all’attuazione dell’art.177».
«Oltre poi – aggiungono - a un lavoro continuo, costante anche silenzioso ma sempre determinato, delle Segreterie Nazionali in primis ma anche ad ogni livello delle organizzazioni sindacali di categoria, con il sostegno importante delle Confederazioni Nazionali di Cgil Cisl e Uil. Anni che rimarranno scolpiti nella memoria dell’Azione Sindacale e dei Lavoratori».
«Una vittoria – spiegano - per nulla scontata, anzi tutt’altro. Costruita con dedizione, credendoci fino in fondo e sempre. Anche quando gli emendamenti di modifica, continuavano a essere rigettati. Quasi come a voler significare che ormai l’applicazione del 177 era cosa fatta. Da questa vittoria dobbiamo partire per dare ai Settori Elettrico e Gas-Acqua, una nuova veste nei confronti dell’Opinione Pubblica e della Politica. Dobbiamo far intendere e parlare di questi Settori per quello che sono realmente e per quello che rappresentano per il Paese in termini di Servizi Essenziali oltre a essere Settori strategici, coinvolti a pieno titolo nella Transizione Energetica, Digitalizzazione e nella attuazione del PNRR che inevitabilmente stravolgerà questi settori che rappresentano la spina dorsale del Paese».
«Anche e soprattutto la politica – incalzano - deve guardare con spirito nuovo verso questi settori. Nell’apprezzare i politici e quella parte di politica che ha già questa visione e lo ha dimostrato concretamente in questi anni, purtroppo dobbiamo constatare che ancora, nonostante l’ennesima riprova anche durante il lockdown, una larga fetta non veda questi settori per il loro reale valore. Un’occasione persa da parte della politica, su questa vicenda 177, per colmare un pezzo di quel divario tra politica e cittadini, che oggi trova in parte casa nel populismo».
«Ma vogliamo essere ottimisti, come non esserlo oggi, e continuare a lavorare in quel modo silenzioso pacato determinato ma anche rumoroso nelle piazze, se sarà necessario, affinché domani questi Settori siano posti positivamente al centro dell’Azione Politica e della visone strategica del Paese» concludono.