Saracena, la città delle eccellenze agroalimentari incontra Gallo e Caligiuri
Puntare su un comparto strategico per il rilancio economico, ma anche attrattore turistico esperienziale per i wine lovers e gli oleoturisti. Incontro con i produttori del Moscato di Saracena e dell'olio
SARACENA - Saracena città delle eccellenze agroalimentari vuole puntare sempre più e meglio su un comparto definito strategico per il rilancio economico della comunità, ma anche attrattore turistico esperienziale per i wine lovers e gli oleoturisti.
Cosi l'amministrazione comunale, attraverso il sindaco Renzo Russo, ed il presidente del consiglio, Angela Pugliese, ha promosso un incontro con la senatrice Fulvia Caligiuri e l'assessore all'agricoltura della regione Calabria, Gianluca Gallo, al quale hanno preso parte un gruppo di produttori del moscato di Saracena, presidio Slow Food e prodotto enologico unico al mondo, e di olio altra eccellenza che racconta il legame viscerale dei saracenari con la produzione di qualità.
I due rappresentanti del Governo centrale e regionale innanzitutto hanno sottolineato la necessità di "sburocratizzare" i bandi legati al comparto agricolo, che a livello regionale l'assessore Gallo vuole rendere più snelli per permettere alle aziende ed i produttori di accedere con più efficacia ai bandi del Psr.
Ma la vera battaglia da compiere per salvare un pezzo di storia dell'agricoltura regionale e soprattutto eccellenza vitivinicola ormai riconosciuta a livello internazionale è la questione della "bollitura" che rientra tra i passaggi cruciali per la produzione di Moscato di Saracena. Una questione rimasta ancora irrisolta, dopo la deroga avuta negli anni passati dai produttori di questa eccellenza tutta saracenara, e che oggi è arrivata ad un bivio essenziale per poter continuare a produrre senza più pensieri.
La senatrice Fulvia Caligiuri e l'assessore regionale Gianluca Gallo si sono fatti interpreti delle preoccupazioni e delle istanze avanzate dall'associazione dei produttori di Moscato di Saracena e si sono impegnati a lavorare affinchè il Ministero delle politiche agricole possa affrontare la questione e dare il suo definitivo assenso nel rispetto di una disciplinare di produzione antichissimo e particolare, che rende questo vino unico al mondo.