Saracena, «ai virtuosi della raccolta, il regalo della discarica»
Secco no alla proposta inoltrata dalla Regione Calabria di allocare la discarica di servizio dell'Ato Cosenza nel territorio di Firmo
SARACENA - «È assurdo ricevere l'attestato di comuni ricicloni e ritrovarsi poi sulla scrivania la proposta della Regione Calabria che sceglie questo territorio, virtuoso in termini di raccolta differenziata, per ospitare una discarica di indifferenziato. Siamo al paradosso nella gestione della raccolta rifiuti che dimostra le falle di un sistema gestionale che da noi sindaci, ma anche dai cittadini, non viene più capito».
È dura la reazione del sindaco di Saracena, Renzo Russo, alla proposta di dover allocare nel comune di Firmo, al confine con i comuni di Saracena, Altomonte e Castrovillari che si è discussa nella riunione dell'Aro Esaro Pollino alla presenza di tutti i sindaci.
«Ci opporremo con tutti gli strumenti democratici insieme agli altri sindaci per non permettere che questo ennesimo schiaffo si consumi a danno dei nostri territori e delle nostre popolazioni. In un territorio a forte vocazione agricola con gli uliveti della Dop dell'olio e le colline che accolgono le vigne di produzione della Dop Terre di Cosenza è assurdo dover leggere nello studio di fattibilità che quella scelta non è una zona a valenza agricola».
«Il nostro territorio - ha spiegato Russo - ha già pagato il prezzo ambientale legato all'accoglienza, in quell'area, della centrale Edison e sicuramente non vogliamo trasformare quell'area in un centro dove allocare insediamenti inquinanti. Si parla infatti di una discarica di indifferenziato per tutta la Provincia di Cosenza con una capacità di 1milione 650mila tonnellate che rappresentano un colpo mortale alla capacità produttiva agroalimentare di qualità sulla quale i nostri agricoltori e molte aziende hanno investito negli anni».
«Siamo consapevoli - ha aggiunto Russo - che gli impianti servano per la gestione dei rifiuti ma non è questo il modo giusto per farlo. Pertanto cercheremo immediato incontro con l'Assessore all'ambiente della Regione Calabria, Ultimo, chiedendogli di venire, con i tecnici che hanno redatto lo studio di fattibilità, sul posto scelto per capire se l'ambiente circostante è compatibile con la realizzazione di una discarica».
«Siamo stanchi di dover difendere con i denti il diritto alla salubrità dei nostri luoghi, alla vocazione agricola che si è costruita negli anni con la presenza, in particolare del Moscato di Saracena riconosciuto Presidio Slow Food, ma siamo certi che bisogna spingere la Regione Calabria ad una programmazione seria, costruita dal basso, sulla gestione dei rifiuti. Coinvolgere i territori nella realizzazione delle scelte importanti è fondamentale per costruire un percorso condiviso che porti alla soluzione dei problemi e tracci una linea percorribile per un tema così delicato».