Altomonte sulle pagine della prestigiosa “Guida dei Borghi più belli del Mediterraneo”
Pancaro: «Un traguardo utile e importante per la Città che condividiamo con tutto il territorio»
ALTOMONTE – In ogni borgo si cerca la poesia della pietra, la stradina lastricata, la torre diroccata, la crepa dove fiorisce il cappero, il muro di buganvillee, il gatto steso al sole. Con la sua muraglia di case e balconi, cerca di conservare la bellezza austera che ne fa uno dei centri artistici più importanti della regione.
È con queste parole che la prestigiosa Guida dei Borghi più belli del Mediterraneo dedica ben tre pagine e quattro foto sui suoi principali marcatori identitari distintivi ad Altomonte Città d’arte.
Ad esprimere soddisfazione per la ribadita attenzione che il patrimonio architettonico, culturale, paesaggistico e identitario cittadino continua a far registrare sui media nazionali è l’assessore Mario Pancaro che, insieme al sindaco Giampietro Coppola, sottolinea il valore aggiunto in termini di marketing territoriale che da questa iniziativa deriva per tutta la Calabria e la sua complessiva proposta di turismi.
«È con questo spirito – aggiunge l’assessore – che anche e soprattutto in questo anno di restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria non abbiamo mai voluto spegnere, come Esecutivo, la luce della promozione culturale, artistica e turistica».
«Altomonte – descrive Claudio Bacilieri nella Guida dichiaratamente ispirata all’eterna seduzione del Mare Nostrum e del suo entroterra – sta in una piega di monte della Calabria, con vista sui rilievi del Pollino, sulla piana di Sibari e lo Jonio è difficile guardare da 500 metri d’altitudine la vastità del panorama senza abbandonarsi a vane lusinghe. Vallate popolate di case e di uliveti, piana assolata, mare e montagne azzurrine sullo sfondo, compongono, viste da qui, un vuoto sconfinato, fragile e invitante: uno scivolare dolce verso l’ombra degli avvenimenti».
«Un traguardo utile e importante per la Città – conclude Pancaro – che condividiamo con tutto il territorio nella consapevolezza che questa della valorizzazione e comunicazione strategica delle qualità distintive di questa regione, segnatamente dei borghi del suo entroterra, resta l’unica via percorribile per costruire e rafforzare una capacità attrattiva e ricettiva eco-sostenibile e durevole».