Scopriamo insieme i profumi e le magie del Parco della Lavanda di Morano Calabro
La storia e le peculiarità di questo piccolo angolo di paradiso nel cuore Pollino nato grazie alla caparbietà di due giovani calabresi che hanno voluto difendere, coltivare e tutelare la “Loricanda”
MORANO CALABRO – Profumi intensi e inebrianti, colori vivaci e splendenti, lunghe e ordinate file di piante di lavanda in cui smetti di percepire lo scorrere del tempo. Un piacevole incantesimo della natura che rapisce lo sguardo, stuzzica l’olfatto e libera la mente. Tutto mentre si viene accarezzati dalla brezza che soffia qui nel Pollino, a più di 1.100 metri dal livello del mare.
«È nato tutto da una piccola e rara pianta autoctona che nasce spontaneamente soprattutto in località Campizzo. Questa varietà di lavanda stava scomparendo - ci svelano i coniugi Rocco, fondatori del parco – ma noi non potevamo permetterlo. Per questo motivo abbiamo deciso di selezionarla, coltivarla e tutelarla dandole il nome di “Loricanda” dalla fusione di “loricato” e di “lavanda”».
È iniziata così l’avventura di due giovani e caparbi calabresi che, innamorati della loro regione e della natura, hanno intrapreso questo percorso creando un piccolo angolo di paradiso lilla-viola-verde nel cuore del vasto Parco nazionale del Pollino.
«Il progetto di coltivazione è iniziato quasi 15 anni fa. Ci siamo affidati all’Istituto di Biometeorologia IBIMET del CNR di Bologna per duplicare le prime piante madri e selezionare le più resistenti che si sono rivelate ottime per la farmacopea e la cosmesi».
All’interno del Parco della lavanda, che si estende per tre ettari ed è composto da 8 varietà locali, si trova anche un giardino tematico che custodisce circa 70 varietà di questa straordinaria pianta tra cui la splendida lavanda inglese che porta il nome della regina Elisabetta.
Una pianta straordinaria il cui olio essenziale possiede innumerevoli proprietà: antidepressivo, rilassante, deodorante, antinfiammatorio, cicatrizzante, antiparassitario, lenitivo e molto altro. Per non parlare dell’idrolato: astringente, purificante, tonificante e lenitivo.
«Accogliamo circa 500 visitatori al giorno – ci rivela Selene - 1200 nei weekend. I turisti arrivano sia da ogni angolo della nostra regione che dall’estero. Abbiamo avuto molti visitatori russi».
Ad accoglierli ci sono delle preparatissime guide che li accompagnano in un percorso istruttivo che va dall’ammirare e conoscere le piante fino a scoprirne i processi di distillazione e i prodotti che se ne ricavano.
Un parco tematico da scoprire, adatto a tutta la famiglia e facilmente raggiungibile. Se siete in viaggio sulla Salerno-Reggio Calabria, vi consiglio vivamente di fare una sosta nel Parco della Lavanda di Morano Calabro.