17 ore fa:Il calabrese Gerardo Sacco omaggia Frida Kahlo per il “Premio Evento Donna”
16 ore fa:Migranti, la Calabria scende in campo: Occhiuto dà la disponibilità a un Centro permanente per il rimpatrio
20 ore fa: “Liberi di scegliere se migrare o restare”: a Co-Ro si celebra la giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato
18 ore fa:Auto si ribalta sulla 106, muore una giovane 17enne di Mirto
21 ore fa:Psi Cassano: «Soddisfatti per l’assoluzione di Papasso»
13 ore fa:Anche Salimbeni (Azione) interviene sullo stemma di Co-Ro: «Il percorso è ancora lungo»
14 ore fa:«Non è stato definito lo stemma di Co-Ro, ma è stato decretato il vincitore del concorso di idee»
18 ore fa:Straface contro il nuovo gonfalone e stemma di Co-Ro: «Acuisce le divisioni»
19 ore fa:Una serata incantevole a Co-Ro grazie allo spettacolo "Dolci Note"
15 ore fa:«La Fim Cisl Calabria ha tutte le condizioni per rafforzare la propria rappresentatività»

Notte di San Lorenzo, tutti pronti a esprimere desideri con il naso all’insù

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Stanotte è una notte magica. È la notte di San Lorenzo e, come ogni anno, saremo tutti con il naso all’insù con la speranza di scorgere una stella cadente e poter così esprimere un desiderio. Le Perseidi, infatti, che altro non sono che delle meteore, raggiungeranno il picco della visibilità proprio oggi.

San Lorenzo, io lo so perché tanto

di stelle per l’aria tranquilla

arde e cade, perché si gran pianto

nel concavo cielo sfavilla.

 

Ritornava una rondine al tetto:

l’uccisero: cadde tra i spini;

ella aveva nel becco un insetto:

la cena dei suoi rondinini.

 

Ora è là, come in croce, che tende

quel verme a quel cielo lontano;

e il suo nido è nell’ombra, che attende,

che pigola sempre più piano.

 

Anche un uomo tornava al suo nido:

l’uccisero: disse: Perdono;

e restò negli aperti occhi un grido:

portava due bambole in dono.

 

Ora là, nella casa romita,

lo aspettano, aspettano in vano:

egli immobile, attonito, addita

le bambole al cielo lontano.

 

E tu, Cielo, dall’alto dei mondi

sereni, infinito, immortale,

oh! d’un pianto di stelle lo inondi

quest’atomo opaco del Male!

Recita così la poesia di Giovanni Pascoli “X agosto”. Il riferimento è alle cosiddette “lacrime di San Lorenzo”, le famose stelle cadenti che rigano il volto del cielo. Un pianto doloroso e profondo che Pascoli dedica al padre, assassinato proprio in quella notte.

Così come morì il 10 agosto San Lorenzo, l’arcidiacono cristiano ucciso a causa di un editto secondo il quale tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi dovevano essere messi a morte.

Ma questa non dev’essere la notte delle lacrime, né quella del dolore. Dev’essere la notte della speranza in cui si coltivano sogni e desideri.  Si affidano al cielo, in segreto, le proprie attese. Quasi come se dirle ad alta voce potesse in qualche modo impedirne la realizzazione.

Perciò state allerta… potreste cogliere il passaggio di quella stella che è pronta a “cadere” solo voi.

Giusi Grilletta
Autore: Giusi Grilletta

Da sempre impegnata in attività per il prossimo, è curiosa, gentile e sensibile. Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, consegue la magistrale in Teoria e Metodi per la Comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano. Continua oggi i suoi studi in Pedagogia per ampliare le sue conoscenze. Ha lavorato presso agenzie di comunicazione (Lenin Montesanto Comunicazione e Lobbing) e editori calabresi (Falco Editore). Si è occupata di elaborare comunicati stampa, gestire pagine social, raccogliere e selezionare articoli per rassegne, correggere bozze e valutare testi inediti. Collabora come specialista SEO e comunicazione presso sviluppatori di siti internet. Appassionata di scrittura, partecipa a corsi creativi presso il Giffoni Film Festival e coltiva la sua passione scrivendo ancora oggi racconti (editi Ilfilorosso) che trasforma in audio-racconti pubblicati sul suo canale YouTube. Ama la letteratura, l’arte, il teatro e la cucina.