4 ore fa:A Vakarici il Natale riaccende identità ed emozioni
8 ore fa:Sprovieri Corigliano Volley, nona sinfonia: Lamezia travolta 3-0 e primato nel mirino
10 ore fa:Decima vittoria consecutiva per Pallavolo Rossano Asd: battuto il Castrovillari 3-0
3 ore fa:Artigiano in Fiera, Perla di Calabria conquista Milano
6 ore fa:Una polpetta ha acceso la città
1 ora fa:Lucano davanti al carcere di Rossano: «Solidarietà per Ahmad, non è terrorismo chiedere la fine di un genocidio»
23 ore fa:Morrone corsara, al “Città di Corigliano” solo delusione
9 ore fa:Amministrative Castrovillari 2026: Luca Donadio e la sfida civica per ricostruire identità e futuro
7 ore fa:Corigliano-Rossano apre un nuovo spazio dedicato a cultura e produzioni multimediali
22 ore fa:Sicurezza nelle scuole, Bosco attacca: «Ingenti somme per i concerti e poi le scuole sono senza uscite d'emergenza»

Notte di San Lorenzo, tutti pronti a esprimere desideri con il naso all’insù

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Stanotte è una notte magica. È la notte di San Lorenzo e, come ogni anno, saremo tutti con il naso all’insù con la speranza di scorgere una stella cadente e poter così esprimere un desiderio. Le Perseidi, infatti, che altro non sono che delle meteore, raggiungeranno il picco della visibilità proprio oggi.

San Lorenzo, io lo so perché tanto

di stelle per l’aria tranquilla

arde e cade, perché si gran pianto

nel concavo cielo sfavilla.

 

Ritornava una rondine al tetto:

l’uccisero: cadde tra i spini;

ella aveva nel becco un insetto:

la cena dei suoi rondinini.

 

Ora è là, come in croce, che tende

quel verme a quel cielo lontano;

e il suo nido è nell’ombra, che attende,

che pigola sempre più piano.

 

Anche un uomo tornava al suo nido:

l’uccisero: disse: Perdono;

e restò negli aperti occhi un grido:

portava due bambole in dono.

 

Ora là, nella casa romita,

lo aspettano, aspettano in vano:

egli immobile, attonito, addita

le bambole al cielo lontano.

 

E tu, Cielo, dall’alto dei mondi

sereni, infinito, immortale,

oh! d’un pianto di stelle lo inondi

quest’atomo opaco del Male!

Recita così la poesia di Giovanni Pascoli “X agosto”. Il riferimento è alle cosiddette “lacrime di San Lorenzo”, le famose stelle cadenti che rigano il volto del cielo. Un pianto doloroso e profondo che Pascoli dedica al padre, assassinato proprio in quella notte.

Così come morì il 10 agosto San Lorenzo, l’arcidiacono cristiano ucciso a causa di un editto secondo il quale tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi dovevano essere messi a morte.

Ma questa non dev’essere la notte delle lacrime, né quella del dolore. Dev’essere la notte della speranza in cui si coltivano sogni e desideri.  Si affidano al cielo, in segreto, le proprie attese. Quasi come se dirle ad alta voce potesse in qualche modo impedirne la realizzazione.

Perciò state allerta… potreste cogliere il passaggio di quella stella che è pronta a “cadere” solo voi.

Giusi Grilletta
Autore: Giusi Grilletta

Da sempre impegnata in attività per il prossimo, è curiosa, gentile e sensibile. Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, consegue la magistrale in Teoria e Metodi per la Comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano. Consegue una seconda laurea magistrale in Pedagogia per ampliare le sue conoscenze. Ha lavorato presso agenzie di comunicazione (Lenin Montesanto Comunicazione e Lobbing) e editori calabresi (Falco Editore). Si è occupata di elaborare comunicati stampa, gestire pagine social, raccogliere e selezionare articoli per rassegne, correggere bozze e valutare testi inediti. Appassionata di scrittura, partecipa a corsi creativi presso il Giffoni Film Festival e coltiva la sua passione scrivendo ancora oggi racconti (editi Ilfilorosso) che trasforma in audio-racconti pubblicati sul suo canale YouTube. Ama la letteratura, l’arte, il teatro e la cucina.