Il PD vuole fare il punto della situazione sulla SS 106 e chiede incontro istituzionale
Inviata una richiesta di convocazione sia ai Anas che ad Rfi per avere un’informativa puntuale sugli investimenti, i lavori avviati e il cronoprogramma. Obiettivo: capire i tempi dell'ammodernamento della SS 106 e l'alta velocità
CORIGLIANO-ROSSANO - Il gruppo del Pd insieme ai consiglieri Dem chiedono formalmente «al presidente del Consiglio regionale Mancuso e al presidente della IV Comissione Raso la convocazione dei vertici di Rfi e Anas per fare il punto della situazione su statale 106 e alta velocità».
Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua, dopo le reiterate richieste, ha deciso insieme ai consiglieri Dem, di passare alle vie formali per ottenere la convocazione dei vertici Rfi e Anas, indispensabile per avere un’informativa puntuale sugli investimenti, i lavori avviati e il cronoprogramma di quelli futuri e capire, così, quando e come si arriverà all’ammodernamento della SS. 106 e alla possibilità di usufruire dell’alta velocità anche nella nostra Regione.
«Da tempo stiamo insistendo sulla vicenda, anche tramite il nostro rappresentante in Commissione Giovanni Muraca, senza avere alcun tipo di risposta. Nel frattempo - dichiara Mimmo Bevacqua - il governo regionale annuncia e riannuncia finanziamenti e fondi di cui non si ha contezza, come abbiamo avuto modo di dimostrare in occasione di un’apposita conferenza stampa che ha avuto luogo a Lamezia. Chiediamo che si faccia finalmente chiarezza e che i rappresentanti di Anas e Rfi si assumano le proprie responsabilità nelle sedi istituzionali, illustrando nel dettaglio l’utilizzo delle risorse a propria disposizione per queste fondamentali infrastrutture».
«Serve rispetto per il ruolo dell’opposizione – conclude Bevacqua – come noi abbiamo rispetto di chi oggi svolge il ruolo di presidente del Consiglio. Un ruolo da svolgere in maniera imparziale e fornendo le dovute risposte anche a chi cerca come minoranza di svolgere al meglio la propria funzione nell’interesse esclusivo dei cittadini calabresi».