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Gli americani pronti ad investire in Calabria come nella Sicilia di metà '900

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CORIGLIANO-ROSSANO - La fuga verso il Nord da parte di più generazioni meridionali, ha prodotto una serie di conseguenze nel tempo, tra cui lo spopolamento dei borghi del Sud ed in generale, quelli italiani. Ancora oggi assistiamo a questo fenomeno che ha riguardato una vera e proprio fuga dall’Italia da inizio ‘900 fino alla crisi economica del 2008, spingendo le famiglie ad espatriare (secondo una stima del Ministero degli Esteri gli oriundi italiani sono tra i 60 e gli 80 milioni di persone di cui il 66,3 % vive in America Latina, il 27,5 % in America del Nord e il 3,4 % in Europa) o a trasferirsi nelle aree metropolitane.

Tantissime le iniziative soprattutto di regioni e comuni del centro-sud Italia che garantiscono agevolazioni fiscali e incentivi per il ripopolamento, che la crisi economica già in corso e accentuata dal Covid, ha sicuramente rallentato. Ricordiamo che in Italia, con una popolazione di 60 milioni di abitanti, si registrano ben 2 milioni di immobili abbandonati.

Offuscato dalla pandemia, oggi siamo sicuri che il problema dello spopolamento dei borghi sarà nuovamente attuale per una serie di motivi, primo fra tutti, necessita la possibilità di vivere in zone urbane poco inquinate dove la qualità di vita è potenzialmente alta, in modo sostenibile, grandi spazi aperti in un momento in cui gli assembramenti sono covo di espansione del virus.

Così come gli investimenti americani, seguiti da Belgio, Francia, Germania, UK, ma anche Svezia, Argentina e Australia hanno riqualificato il turismo siciliano. La val di Noto nelle grazie degli imprenditori stranieri, a seguire Taormina e l’Etna.

Anche in Calabria la lunga mano americana non tarda ad arrivare. Grazie ad un progetto ideato da un gruppo di professionisti e imprenditore (BRIT), la Calabria cattura l’attenzione del MIT, il prestigiosissimo Massachusetts Institute of Technology di Boston, che decide di puntare sulla rinascita del borgo di Vaccarizzo di Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza, in Calabria, con un piano di ripopolamento ad hoc.

L’idea è semplice, effettuare una trasformazione sociale del centro abitato, per il recupero del patrimonio storico, la cosiddetta progettazione partecipata, dove gli abitanti sono tutti coinvolti a risolvere i problemi in un processo di cambiamento virtuoso e sostenibile. Una vera e propria rigenerazione sociale.

Che sia l’inizio di una effettiva rivalorizzazione del nostro territorio? Noi ce lo auguriamo, abbiamo tutto ciò che ci serve e se lo hanno capito al MIT, il più grande Istituto scientifico al mondo, probabilmente è vero.

 

 

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive