Di
SAMANTHA TARANTINO Una scuola che sia laboratorio di idee e progetti. A
Rossano, l’Istituto Tecnico per
Geometri “Falcone-Borsellino” si è reso protagonista di un’iniziativa in cui al centro ci sono i giovani e le loro idee. Nei giorni scorsi, è giunto al termine un concorso incentrato sulla riqualificazione di Piazza Steri e del centro storico di Rossano, sulla realizzazione della funivia che colleghi lo Scalo al paese e sulla creazione di un’area aggregazione in c.da Amica. I progetti, come hanno tenuto a sottolineare docenti e dirigenti, nascono dalle stesse richieste e istanze degli allievi. Le scuole interessate, l’Istituto Tecnico per Geometri, il Liceo Artistico e la scuola media “Leonardo da Vinci”, si sono intersecate fra loro, dando vita al primo esempio fattivo di scuola in rete. Il concorso “Siate dono nel mondo” organizzato dal
Rotary Club Rossano “Bisantium” nella persona del presidente, l’ingegnere
Davide Froio, ha voluto scommettere sulle idee dei giovani e sulla indiscutibile capacità di determinare lo sviluppo attraverso la scuola come mezzo per la promozione umana. Una giornata di premiazione a cui hanno partecipato
Nicola Middonno, segretario generale del comune di Rossano, in sostituzione del Commissario prefettizio
Aldo Lombardo, dei dirigenti scolastici
Alfonso Costanza, della scuola ospitante, Adriana Crispo, dell’IIS Liceo classico, scientifico e artistico, e della professoressa
Barbara Casciaro, della scuola media Da Vinci. «Non abbiamo fatto altro che sostenere le idee dei nostri allievi ‒ ci dice il Professore Giuseppe Tomei del Geometra ‒. Con orgoglio, possiamo dire che è la prima volta in cui scuole diverse hanno stretto una collaborazione. Sarebbe bello in futuro coinvolgere tutte le scuole di Rossano. I progetti saranno donati al Comune di Rossano e inseriti nei piani triennali delle opere pubbliche. Il Geometra si è fatta scuola promotrice della valorizzazione degli studenti incentivando la loro creatività e mettendola a disposizione del territorio». Perché abitare vuol dire vivere il territorio. Quanto orgoglio in ogni parola dei giovani allievi: «Il progetto della funivia è particolarmente sentito da noi ragazzi ‒ ci dicono Silvia e Elisa, alunne del Liceo Artistico ‒ perché il nostro istituto si trova al centro storico. In particolar modo, abbiamo realizzato il progetto dell’interno e dell’esterno della cabina. Dotata di ampie vetrate, permetterà al turista di godere dello splendido panorama sottostante. Noi ci crediamo molto». In questa frase, c’è tutta la speranza di una generazione che vuole contribuire alla crescita della propria città. «La funivia ‒ ci racconta Elia del V anno del Geometra, da tecnico già esperto ‒ collegherà lo Scalo al centro storico: il punto di partenza sarà in zona Torre Pisani e il punto di arrivo sarà presso la nuova area parcheggio. Per progettarla, abbiamo lavorato su rilievi topografici, ortografie e cartografie, calcoli dei dati. L’intero tracciato della funivia sarà alimentato da un grande impianto fotovoltaico, quindi a zero impatto ambientale». Nelle parole di Elia, traspare il senso di appartenenza ad una scuola utile e formativa. In effetti, ha ragione Elia. L’Istituto tecnico per Geometri, che già si è distinto come scuola inclusiva in cui la parola d’ordine è accoglienza, con questa occasione ha lanciato un chiaro segnale: noi ci siamo, nonostante la mancanza di risorse e la carenza degli iscritti. E una città come Rossano, che lotta con il dissesto idrogeologico quotidiano, prima, durante e dopo il 12 agosto 2015, perché fa così fatica a incentivare progetti e idee nelle scuole come questa, formatrice di futuri ingegneri e geometri e tecnici esperti conoscitori del territorio? Perché non vengono sfruttate le forze che abbiamo insistendo, ad esempio, sull’alternanza scuola-lavoro? «Abbiamo lavorato per i ragazzi e con i ragazzi ‒ afferma la professoressa
Sabrina Scaglione del Geometra ‒. Gli stessi allievi ci hanno chiesto di lavorare sulla riprogettazione di Piazza Steri per risollevarla dallo stato attuale di mera area parcheggio, valorizzandone la memoria, la storia e le potenzialità turistiche. Ci siamo occupati con i ragazzi anche dell’interessante progetto di riqualificazione e recupero della zona antistante alla Scuola media di c.da Amica, che versa in uno stato di degrado sconcertante, con l’intento di farlo diventare un luogo di aggregazione sociale. La funivia è un progetto alternativo ed ecosostenibile, già sperimentato in altre città». «Il Liceo artistico ‒ ci dice la dirigente Adriana Crispo ‒ ha partecipato con gli allievi, coadiuvati dai professori Pasquale Costantino e Stefania Rossi, a questo esempio virtuosissimo di curriculo verticale e di scuola in rete. Abbiamo avuto la possibilità di far interagire in modo concreto tre scuole su temi di grande impatto sociale ed economico. Mi auguro che i progetti possano essere presi in seria considerazione dalla futura amministrazione comunale. È un valore aggiunto il fatto che siano stati elaborati dal basso, vale a dire dalle scuole, diventando unico esempio in Italia». «Per noi che da anni studiamo il centro storico ‒ racconta il professor Esposito della Scuola media Da Vinci ‒ questa è stata un’esperienza molto utile. Partendo da un excursus storico che ci ha visti tra archivi e documenti antichi, abbiamo scoperto la forma originale dell’orologio prima del crollo durante il terremoto, e la reale ubicazione dello stesso. Abbiamo ricostruito virtualmente la Piazza così come si presentava agli inizi del 1800 e, in seguito, abbiamo realizzato un vero e proprio progetto di abbellimento». Che si dia ampio spazio a queste e ad altre idee per il futuro del nostro territorio. Chi ha orecchie per intendere intenda.