Sanità, Potere al Popolo: «Al pubblico ludibrio non ci stiamo»
Il partito di sinistra nella sua ramificazione calabrese dice la sua sulla situazione della sanità in Calabria
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In questi ultimi giorni abbiamo assisito al teatrino vergognoso di cui è stata protagonista suo malgrado la sanità calabrese. Della stessa idea è Potere al Popolo che rivendicano la sua contrarietà al commissariamento della sanità «senza per questo ritenere l’attuale classe politica regionale capace - sotto il profilo morale e politico - di assumere oggi la guida di questo settore vitale». La situazione calabrese, riguardo i contagi covid 19 registra casi in costante aumento, in particolare nella provincia reggina. E la cittadinanza calabrese è costretta ad assistere al solito rimpallo di responsabilità tra autorità più o meno investite di competenza a riguardo. A tal proposito il partito di sinistra dichiara quanto stia sparendo l'obiettivo primario da perseguire: «Ridare alla popolazione calabrese il diritto alla salute, ormai perso nei meandri di un tessuto costituito da incompetenza gestionale, intrallazzi, forti interessi di gruppi della sanità privata che lavorano controcorrente rispetto al giusto obiettivo». Non manca l’affondo nei confronti della maggioranza regionale: «Osserviamo un Governatore f.f. che, in pompa magna, sulle TV locali e nazionali, mentre disonora la Calabria gettando fango sul fondatore di Emergency, Gino Strada, esprime soddisfazione per il risultato ottenuto con l'approvazione della sua proposta da parte del governo: quattro ospedali da campo attrezzati di tutto, che saranno operativi da qui ad un mese a cura della Protezione Civile Nazionale e gestiti da militari». Da qui lo sfogo di Potere al Popolo: «Ma ci chiediamo, è proprio impossibile attrezzare, riattivandoli, i numerosi ospedali costruiti con soldi pubblici, dislocati su tutto il territorio calabrese e chiusi nel 2010 dall’allora Commissario ad acta nonché Presidente della Giunta Regionale Giuseppe Scopelliti? Non possono avere le caratteristiche necessarie come ospedali Covid? Bene, trasferiamo in questi ospedali i reparti non Covid dagli HUB ed aumentiamo qui i posti letto e terapie subintensive ed intensive; ma questo significherebbe dotarli di attrezzature e soprattutto di personale medico, infermieristico e OSS, quindi andare verso un potenziamento strutturale della sanità pubblica. Ed ecco la seconda perla comunicata tramite ordinanza: l'autorizzazione all'assunzione di 300 unità tra medici, infermieri e personale OSS. Ma, appena prestata maggiore attenzione, si scopre l'inganno: si tratta di Assunzioni co.co.co che si aggiungono a quelle già autorizzate a marzo, a tempo determinato.» L’affondo decisivo però è questo: «È sempre quella degli interessi economici dei soliti soggetti; quelli che ad ogni tornata di commissariamento nominano il proprio numeroso e ben pagato staff di esperti; quelli dei politici in continua campagna elettorale, senza mai una minima assunzione di responsabilità; quelli delle lobby della sanità privata che vantano, a loro dire, crediti non pagati. È ora di dire basta! Potere al Popolo Calabria si unisce alla protesta che a gran voce sta inondando le piazze calabresi per pretendere servizi pubblici nella sanità, nella scuola, nei trasporti».
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