Rossano, liceali Cirò conducono indagine su Codex e Amarelli
Oltre 60 brillanti studenti delle terze classi del Liceo Scientifico Adorisio di Cirò in visita a Rossano nel contesto di un workshop itinerante; ideato e realizzato nel quadro dei percorsi di alternanza scuola lavoro da Lenin Montesanto quale amministratore dell'omonima società di lobbying. Quanto è conosciuto tra i residenti, tra i commercianti e presso i frequentatori quotidiani a vario titolo del Centro Storico il Codex Purpureus Rossanensis, patrimonio Unesco? Cosa e quanto ne sanno di preciso? Soprattutto, lo considerano oppure no, uno se non il marcatore identitario tra i più distintivi della Città? Ma cosa è più conosciuto e perché? Il Codex e/o la Liquirizia Amarelli? E con quale dei due, oggi, il nome di Rossano viene immediatamente e simbolicamente identificato di più nel mondo?
Queste, alcune delle domande incrociate poste dagli studenti a cittadini, visitatori e passanti; nell'ambito di un vero e proprio laboratorio di city marketing - ricerca e analisi quali quantitativa sui marcatori identitari. Gli studenti sono stati accompagnati dalla docente referente del progetto Rosaria Frustillo; insieme alle altre docenti Angela Costa, Brunella Morrone e Rosa Rita Vizza. Sono stati prima guidati alla visita della plurisecolare Fabbrica ed al Museo Storico della Liquirizia Amarelli. A seguire al Museo Diocesano e del Codex, nella città alta.
ROSSANO, GRECO: AUSPICHIAMO ANALOGA TAPPA ANCHE A CORIGLIANO
Al termine delle lezioni in piazza e della escursione per le vie principali del centro storico, ad accogliere nella Sala Consiliare la speciale delegazione è stata la sub Commissario Prefettizio con delega alla cultura, vice prefetto vicario della provincia di Cosenza, Emanuela Greco. Che si è complimentata, anche a nome del Commissario Prefettizio, il Prefetto Domenico Bagnato, con gli studenti e con i docenti dell’Omnicomprensivo Lilio di Cirò (diretto da Rita Anania). La Greco ha sottolineato l’importanza, la qualità e la originalità di iniziative culturali e didattiche come quella in oggetto; auspicando inoltre che analoga tappa, nell’ambito del comune unico, possa essere prevista ed effettuata sulla rete dei marcatori identitari presenti nel territorio di Corigliano.
In aggiunta all’oggettivo valore scientifico della ricerca di marketing territoriale di cui la scuola si fa interprete - ha proseguito la sub Commissario - l’aspetto forse più interessante è lo sforzo di sensibilizzazione concreta delle nuove generazioni. Sia alla necessaria conoscenza, alla capacità di fruizione ed alla promozione in chiave manageriale del patrimonio identitario locale come efficace leva di sviluppo sostenibile; sia, al tempo stesso, anche come ipotesi di percorso di crescita, di intrapresa economica; e, quindi, di soddisfazione personale e professionale. In particolare per quanti vogliono e possono trovare nella loro terra motivi ed occasioni preziose. Utili a investire e creare valore aggiunto e ricchezza condivisa, senza emigrare altrove.
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