Bosco si scaglia contro l'operato dell'Amministrazione: «Degrado e sporcizia ma festeggiamo tra canti e balli»
Il duro affondo del consigliere di opposizione ha toccato vari temi: «L’epilogo di questa fiaba lo conosciamo già, purtroppo, e lascerà una città in ginocchio senza più i nostri giovani ad animarla e viverla»

CORIGLAINO-ROSSANO - «A Corigliano-Rossano si vive come in un accampamento rom, fra canti, balli, musica, sporcizia e degrado. Si festeggia incoscientemente con eventi e artisti famosi - forse alla ricerca dei consensi dei giovani, in vista delle prossime competizioni elettorali, che apprezzano sicuramente - mentre la città vive una pagina vergognosa: strade dissestate ovunque - con tantissime citazioni per risarcimenti danni». Lo dichiara in una nota il consigliere comunale di opposizione del Movimento del Territorio, Giancarlo Bosco.
«Non abbiamo imparato niente persino dalla condanna dei mesi scorsi del nostro comune per la morte di un bambino caduto in una buca con la bicicletta anni fa. Ditte appaltatrici di servizi come l'illuminazione (Engie - area Rossano) – osserva - che mandano ingiunzioni di pagamento al comune e battono i pugni sul tavolo per €2,200,000 (duemilioniduecentomila euro) nonostante non adempiano ai propri obblighi da anni, nemmeno dopo svariate mie segnalazioni e richiami (ne sono un esempio piazza Bernardino Le Fosse e viale De Rosis con i faretti dell'illuminazione della pavimentazione al buio da anni e lampadine fulminate non sostituite). O come l'azienda appaltatrice del verde pubblico e del decoro urbano che non espleta il servizio: basta dare un’occhiata in giro, erbacce dappertutto, alberi non potati - oppure potati solo agli amici degli amici. Il decoro del verde pubblico, poi, non esiste. Provate a cercare una pianta ornamentale, oppure dei fiori, vi sfido!».
«I nostri centri storici – va avanti - abbandonati all'incuria fra macerie, erbacce e rifiuti che li hanno resi di fatto invivibili: dal 2019 ad oggi sono stati centinaia i cittadini che hanno abbandonato il centro storico della solo Rossano trasferendo la propria residenza altrove, nonostante tanti avessero case di loro proprietà. Siamo invasi dai tanti randagi che vagano affamati, assetati e che si riproducono all'infinito, rifocillati ogni tanto - se gli va bene - da qualche anima buona».
«Tanti – dice ancora - sono i cittadini che reclamano dignità e il loro diritto di vivere in una città normale. Cittadini inascoltati, non ricevuti dagli uffici preposti, segnalazioni che cadono nel vuoto, perdite di acqua (di questi tempi bene prezioso) che non vengono riparate nonostante ripetute segnalazioni, anche per mesi e mesi, come quella di fronte al parcheggio di piazza San Bartolomeo, a Rossano centro storico».
«E poi, visto il metodo di amministrare (cosiddetto alla zingara) non potevano di certo mancare anche i problemi di ordine pubblico e di sicurezza, come quelli gravissimi verificatisi nella movida rossanese a causa dello scarso controllo delle regole e della scarsa presenza delle forze dell'ordine (per mancanza di personale) con una polizia municipale che è in servizio solo fino alle ore 20:30 a recepire eventuali segnalazioni. Come se l'illegalità non esistesse dopo le ore 20:30!».
«E ancora blatte, topi, rettili e zanzare a farla da padrona ballando anche loro sulle note di Radio Kiss Kiss. Nel mentre tanti giovani in cerca di occupazione continuano a partire per il nord Italia e per il mondo, alla ricerca di quello che, per una volta, avrebbero potuto avere nella loro terra, e cioè un lavoro dignitoso e ben retribuito (vedi azienda americana Baker Hughes che aveva offerto centinaia di posti di lavoro pagati profumatamente e non le mortificanti €600/700 mensili dei supermercati e dei locali estivi, o le €35 al giorno dei lavori agricoli!). Ma il re gitano che amministra zingaropoli li ha rifiutati. Tanto a partire sono i figli della povera gente che non ha santi in paradiso e raccomandazioni, al contrario dei molti che non fanno parte del cerchio magico».
«Infine, si è festeggiata la Bandiera Blu, attribuita a soli 4 km di costa rossanese. Di certo la poca stoffa di una bandiera blu non copre tutto il degrado che esiste e insiste nella nostra città, ma poco importa! Che si dia inizio ai balli, ai canti e alla musica. Andiamo tutti dietro al pifferaio magico di Hamelin dei fratelli Grimm. L’epilogo di questa fiaba lo conosciamo già purtroppo e lascerà, come nel racconto, una città in ginocchio senza più i nostri giovani ad animarla e viverla» conclude.